tag:blogger.com,1999:blog-26519002248180947792024-03-14T10:39:52.442+01:00Iniziazione Cristiana - Parrocchia Cristo ReDiario di bordo del percorso di Iniziazione Cristiana della Parrocchia di Cristo Redon Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.comBlogger31125tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-33873918909479938662015-01-21T13:33:00.003+01:002015-01-21T13:34:12.288+01:00I INCONTRO DEL I ANNO: TIMORI E SPERANZE<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<div class="MsoNoSpacing">
L’incontro si è svolto in una
stanza al secondo piano dell’oratorio, con un primo momento tutti insieme:
genitori, bambini, équipe e il nostro vicario, Don Diego.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Don Diego ha lasciato che i
bambini si presentassero dicendo il loro nome e ha poi presentato gli animatori
(Amedeo, Camilla, Cora, Federica e Roberto), le catechiste (Chiara, Cinzia, Grazia
e Roberta) e la coppia animatrice dei genitori (Marco e Michela); ha introdotto
il cammino di iniziazione cristiana, attraverso la proiezione di uno spezzone del
film d’animazione “Spirit”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Abbiamo ascoltato un brano del
vangelo di Luca (cap.2 vv.41-52): è il racconto di Maria e Giuseppe che quando
Gesù ebbe 12 anni si recano a Gerusalemme al tempio. Al ritorno si accorgono
che Gesù non è nella carovana e lo ritrovano dopo tre giorni nel tempio, tra i
dottori. Il brano conclude con le parole “<i>E
Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini</i>”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Come Maria e Giuseppe anche
noi genitori abbiamo “presentato” i nostri bambini quando abbiamo chiesto per
loro il Battesimo. Ora, a distanza di qualche anno, li “presentiamo” nuovamente
chiedendo alla comunità di aiutarci a crescerli nella loro formazione
cristiana. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmfp3z5rteM5tFzVSokeI3lKDf458PBW_vzOlAnGaxUFTiGJhMcYmmQM3Pcuba7_jDyGZdr0imDWfhzB8xICq4AJ_KoHu7eClkvcolZqpSgTMVAFwz8wywI0-PrAQYJhQhS4Uli1i8pt4/s1600/035bis.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmfp3z5rteM5tFzVSokeI3lKDf458PBW_vzOlAnGaxUFTiGJhMcYmmQM3Pcuba7_jDyGZdr0imDWfhzB8xICq4AJ_KoHu7eClkvcolZqpSgTMVAFwz8wywI0-PrAQYJhQhS4Uli1i8pt4/s1600/035bis.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
I bambini hanno poi seguito
gli animatori in palestra dove con vari giochi hanno cominciato a conoscersi.
Prima di lasciarci però hanno disegnato la sagoma delle nostre mani su un
foglio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Siamo in tanti e non ci
conosciamo tutti. Con un gioco cominciamo col presentarci. Ognuno di noi pesca
da un cestino un biglietto su cui può trovare: “lavoro” o “hobby” o “mi piace”
o “non mi piace”. Con in mano un gomitolo diciamo il nostro nome, di chi siamo
genitori e rispondiamo al biglietto, giusto per far conoscere qualcosa di più
di noi. Tenendo un capo del filo il gomitolo viene lanciato ad un altro genitore,
così via via fino a creare un bel groviglio degno dell’Uomo Ragno. Ma il bello
deve ancora venire, perché dobbiamo pure sbrogliarci e ricostituire il gomitolo,
senza badare ai mal di schiena o all'agilità che per qualcuno non è più quella
di una volta <span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: Wingdings; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcknlenxirIZxjX8o_LSEXOnpOKdCavD3qYIS9Bt4TveTWokjxXM5-8N2i3XSUJPBHj1VvbUAm7rL2XjjoErbPPjS5haPx_3wW1GOkEZ8HOArJNQHPHbNa8mNBa20YtIoNekDbrkmlSWs/s1600/048bis.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcknlenxirIZxjX8o_LSEXOnpOKdCavD3qYIS9Bt4TveTWokjxXM5-8N2i3XSUJPBHj1VvbUAm7rL2XjjoErbPPjS5haPx_3wW1GOkEZ8HOArJNQHPHbNa8mNBa20YtIoNekDbrkmlSWs/s1600/048bis.jpg" height="239" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Rotto il ghiaccio, ogni coppia
o singolo genitore, è stato invitato a scrivere sulle sagome delle mani
disegnate dai figli, i timori (mano sinistra) e le attese (mano destra) su
questo cammino di iniziazione cristiana. Nonostante le diverse risposte ci è
parso di cogliere in tutti l’idea che questo cammino possa essere un’occasione
di CRESCITA, un termine ripetuto più volte. Crescita del figlio prima di tutto:
di fede, di valori, di amicizia, crescita interiore; ma anche crescita per noi
genitori: di fede, personale, di coppia, in famiglia; occasione per
riavvicinarsi alla Chiesa. C’è il timore dell’impegno, di non riuscire ad
essere costanti, il timore di non riuscire a mettersi in gioco. Ma c’è la
speranza di essere aiutati nel ruolo educativo verso i nostri figli,
l’aspettativa di condividere con gli altri lo stesso cammino e anche la
richiesta di un percorso forte per noi adulti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
E’ stato significativo che i
timori e le attese espresse si ricollegassero molto bene con i tre punti che
Marco e Michela avevano preparato per sottolineare tre aspetti importanti all'inizio
di questo viaggio:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
- Noi genitori : primi
educatori. Siamo i primi responsabili dell’educazione dei nostri figli, anche
nell'ambito della fede: faranno le loro scelte, le loro esperienze, avranno i
loro incontri o scontri con Dio. Ma noi siamo i primi a parlargliene, a
farglielo incontrare, a mostrarglielo. Questo il motivo per cui anche noi
genitori facciamo il cammino di iniziazione cristiana.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
- Noi genitori : mano nella
mano con i nostri figli. Camminando con loro sarà l’occasione anche per noi di
riscoprire o scoprire Dio, la fede, la comunità. Il loro percorso, le loro
domande, ci aiuteranno a recuperare un po’ di genuinità ed essenzialità nel
nostro rapporto con Dio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
- Noi genitori : compagni di
viaggio. Condividere con altri genitori dubbi, timori, domande, speranze,
risorse… sarà come fare un viaggio insieme, nella speranza di costruire relazioni
importanti e significative.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
E proprio questo viaggio che
durerà 8 anni ci è stato presentato da Don Diego.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing">
Infine abbiamo raggiunto i
nostri pargoli nel bar dell’oratorio, già intenti a sbafarsi qualche
stuzzichino.<o:p></o:p></div>
</div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-40668998311697370732013-11-11T16:10:00.001+01:002013-11-11T16:10:44.604+01:00II INCONTRO DEL IV ANNO: DIO E' PADRE... IN CHE SENSO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho9DIPgfTCt70mmmjPU2dXYg_uOPM5kG4WZF2xSwy0cSSyX29AmKWtkLSBgg-X8kWGK8eJxL_p3YZtPvTpinx5DkdVUPjFQPPXR4HRnAvx4P5oPEkCDJXAk-hgp3NkimJAHsjV2S-MtlM/s1600/la%2520parabola%2520del%2520padre%2520misericordioso.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho9DIPgfTCt70mmmjPU2dXYg_uOPM5kG4WZF2xSwy0cSSyX29AmKWtkLSBgg-X8kWGK8eJxL_p3YZtPvTpinx5DkdVUPjFQPPXR4HRnAvx4P5oPEkCDJXAk-hgp3NkimJAHsjV2S-MtlM/s400/la%2520parabola%2520del%2520padre%2520misericordioso.jpg" width="266" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;">Il secondo incontro del nostro percorso di quest'anno ci ha aiutato a scoprire e riscoprire la bellezza e la grandezza dell'affermazione principale che caratterizza la fede cristiana: Dio è nostro Padre, nostro Papà!</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo iniziato con un'attività che ci ha permesso di condividere quelle che sono le idee che abitano la nostra testa e il nostro cuore quando pensiamo a Dio: s<span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">u alcuni
foglietti ognuno dei presenti ha scritto 5 parole che, a suo parere, servivano per descrivere
bene le caratteristiche che identificano Dio. </span><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">I
foglietti sono stati raccolti e ridistribuiti in maniera casuale. A turno, poi, ognuno ha dovuto eliminare, spiegandone il motivo, le carte che
riportavano parole che, ancora una volta a suo parere, erano meno adatte allo scopo che ci si era proposti. </span><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">Al termine di questa selezione ognuno
ha spiegato il motivo per cui ha deciso di tenere per ultima proprio quella parola.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Dopo questo lavoro inziale, abbiamo cercato di approfondire gli aspetti che permettono di definire meglio in che senso Dio è Padre.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: inherit;">Comprendere in che senso Dio è Padre non è
questione secondaria: la fede cristiana si fonda interamente su questa
affermazione nuova e sconvolgente. Nessun'altra religione prima di quella
fondata da Cristo si è mai permessa di considerare Dio anzitutto come un padre,
intendendo questa parola nel suo pieno e completo significato.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per l'uomo primitivo, così come ancora
oggi per gli induisti e per tutti coloro che professano una fede di tipo
animistico</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, Dio era un mistero: creatore del mondo e della vita,
percepito come esistente per la bellezza, la grandezza e la perfezione del
mondo e per la necessità di trovare risposte convincenti agli interrogativi più
profondi che riguardano l'esistenza di tutti (chi sono? da dove vengo? dove
vado?), di lui non si sapeva nulla, spesso veniva identificato con le forze
della natura, era temuto e, nel culto, si cercava di imbonirlo e di placarlo.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per gli ebrei</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, Dio è un
alleato: fedele e buono, amico dell'uomo finché egli osserva la sua alleanza e
le sue leggi, si trasforma in un implacabile vendicatore quando coloro che
dicono di credere in lui infrangono le regole da lui fissate.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<strong>P</strong><span><strong>er i musulmani</strong>, Dio è un
padrone: a lui, che ha parlato una volta per tutte attraverso il Corano,
compete dare indicazioni su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; l'uomo può
e deve solo obbedire a ciò che gli viene comandato.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per i buddisti</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, il
problema di Dio non si pone nemmeno: il buddismo è una filosofia atea che
propone all'uomo una via per trovare una presunta felicità basandosi solamente
sulle proprie forze, che devono essere tutte impiegate per spegnere totalmente
ogni desiderio, essendo quest'ultimo la causa di ogni sofferenza.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per le religioni orientali (confucianesimo
e taoismo)</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">, Dio è un'entità astratta ed impalpabile; la storia
dell'uomo è continuamente influenzata da forze spirituali contrastanti, buone o
cattive, e che si oppongono e si alternano, presentandosi in forme non sempre
facilmente riconoscibili; ognuno deve saper scegliere sempre ciò che è bene,
allontanando da se ogni esperienza negativa, e può trovare una via sicura da
percorrere per riuscire a fare questo obbedendo ciecamente alle leggi
famigliari e statali.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Per i cristiani invece, come già abbiamo detto, Dio è un Papà.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dio è Padre eterno</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">: la
paternità di Dio non riguarda solo le sue creature. Da sempre Dio è Padre
perché prima dell'inizio dei tempi egli ha generato il suo Figlio unigenito e
vive con lui un rapporto di amore talmente intenso da diventare esso stesso
persona, lo Spirito Santo. Dire che Dio è Padre rimanda quindi, innanzitutto al
mistero trinitario, ci fa immediatamente pensare che l'essenza stessa di Dio è
la relazione, la comunione, la condivisione, l'amore. Il nostro Dio non è un
dio solitario, ma è un Dio che è in se stesso famiglia e vuole che il rapporto tra
lui e le sue creature sia di tipo familiare.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dio è Padre perché è Creatore</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">. Dio è
Padre anche perché ha dato origine, dal nulla, a tutto ciò che esiste. È lui
che ha modellato la terra, a plasmato i cieli ed ha fissato per la creazione
quelle regole e leggi perfette che la governano e le permetto di esistere e
sussistere.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dio è Padre perché da la vita</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">. Dio è
Padre perché ha dato la vita a ciascun uomo e ciascuna donna che sono vissuti,
vivono e vivranno su questa terra. È lui la fonte della vita, è lui che ci dona
ogni singolo giorno della nostra esistenza. <o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dio è Padre perché ci ama.</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> Dio è
Padre perché ci ha voluto e amato ancora prima che venissimo formati nel grembo
di nostra madre. Ogni uomo è frutto di un suo pensiero, nessuno è nato per
errore, su ognuno egli ha un progetto di salvezza che serve alla sua felicità e
all'edificazione del suo Regno, nella pace e nella giustizia. Egli segue passo,
passo il nostro cammino, è sempre al nostro fianco, non si dimentica mai di
noi, è sempre pronto ad aiutarci, se glielo chiediamo, e a concederci il suo
perdono se, pentiti, torniamo a lui per chiedere la sua misericordia. Non
conserva rancore e non punisce; non si dimentica di nessuno dei suoi figli,
nemmeno di coloro che si allontanano da lui e lo maledicono. Attende sempre il
ritorno di ognuno, per tornare a riversare il suo amore su chi si rende conto
che solo nel suo abbraccio la vita ha senso e può essere vissuta nella gioia.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Dio è Padre perché ci educa.</span></b><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> Dio è
Padre perché ci parla, ci suggerisce cosa è buono e cosa è cattivo, ci indica
la via giusta da seguire per<b> </b>realizzare la nostra vita ed aiutare gli
altri a vivere bene la loro. Dio ci lascia però liberi di accogliere le sue
indicazioni è di ignorarle, non stancandosi mai di ripeterci il suo punto di
vista e di spronarci con l'esempio che si è fatto visibile nel suo Figlio
incarnato.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Dividendoci a in questo punto in due gruppi, abbiamo cercato di tradurre in vita quello che abbiamo pensato e riflettuto, cercando di aiutarci a capire soprattutto in che modo il modo di essere Padre di Dio può aiutare e orientare l'essere genitori di noi suoi figli.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">L'incontro si è concluso con una riflessione su un tema complesso e molto importante: <strong><span style="color: red;">se Dio è Padre e ci ama, perché allora la sofferenza e la morte?</span></strong></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le esperienze che mettono più alla prova
la nostra fede in un Dio che ci è Padre sono sicuramente il dolore, la
sofferenza e la morte. Se davvero Dio ci vuole così bene, perché allora non ci
esenta da tutto questo? Qualcuno direbbe addirittura: perché ci punisce in
questo modo?<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Innanzitutto dobbiamo distinguere due
diverse forme di dolore, di sofferenza e di morte: la prima è caratterizzata
dalla cattiveria dell’uomo, che molto spesso, allontanandosi dalla volontà di
Dio, si comporta in maniera tale da ledere o annientare la dignità e i diritti
degli altri; la seconda è invece più misteriosa, non ha una giustificazione
immediata facendo ricorso a cause umane e ben identificabili, e per questo ci
fa entrare maggiormente in crisi. Se alla prima possiamo trovare una
motivazione senza troppe difficoltà, individuando nel peccato la radice del
male, di fronte alla seconda rimaniamo muti e perplessi.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Diciamo subito che trovare una risposta
soddisfacente a questi interrogativi e dare una spiegazione esauriente a questo
problema non è per nulla semplice. La Scrittura e soprattutto la testimonianza
di Gesù ci danno una mano, ma non bastano a risolvere tutti i nostri dubbi e le
nostre obiezioni.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Fin dalle prime pagine della Genesi una
verità viene affermata con forza e sicurezza: Dio non ha creato il male, non
gode del male, non vuole il male: “Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l'invidia del diavolo la
morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono”
(Sapienza 2, 23-24). E’ quindi il tentatore che, seducendo l’uomo e
convincendolo a seguire la sua via piuttosto che quella suggerita da Dio, ha
fatto entrare nel mondo il peccato, la trasgressione alla legge di Dio, e con
essi la sofferenza e la morte. E non pensiamo che il peccato sia solo quello
del leggendario Adamo, attribuendo a lui (che tra l’altro non è mai esistito!)
tutte le colpe per la situazione “decaduta” nella quale ci troviamo a vivere:
Adamo è ciascuno di noi, che con il suo peccato rinnova e alimenta la potenza
del male nel mondo.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La sofferenza e il dolore sono
inevitabilmente collegate alla nuova situazione di vita, segnata dal limite,
nella quale l’uomo si è trovato a vivere per sua volontà: il nostro corpo,
fatto di materia, è una macchina perfettissima che, però, è soggetta a guasti
(le malattie), a volte riparabili, a volte non riparabili (in questo caso
subentra la morte); alla stessa maniera il mondo nel quale abbiamo scelto di
vivere, diverso da quello che Dio ha pensato per noi, anch’esso fatto di
materia e segnato dal limite, è una macchina altrettanto perfetta, che a volte
funziona perfettamente, a volte entra in crisi e collassa (succedono in questo
caso i disastri naturali, che non sempre sono così “naturali” come ci si
vorrebbe far credere..).<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ciò che però è davvero sconvolgente e che
riempie di speranza è il fatto che Dio, nonostante l’uomo abbia preferito
questo tipo di esperienza piuttosto che la piena comunione con lui, non ha
abbandonato la sua creatura in balia di se stessa, ma la continua a seguire e
ha cercato nuove vie per ricreare quella situazione di Paradiso che doveva
essere condizione connaturale di vita per l’umanità. Dio ha saputo trasformare
anche le occasioni di dolore, di sofferenza e di morte in esperienza di
benedizione, facendosi che il suo Figlio fatto uomo le vivesse in pienezza e
diventasse per noi paradigma di come dobbiamo affrontarle.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La sofferenza e il dolore sono state
trasformate in occasioni nelle quali l’esercizio della carità e della
solidarietà fraterna sono in grado di far gustare quale tipo di beatitudine si
sperimenterà nell’eternità.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La morte è stata trasformata da
conclusione assurda di una vita di sogni e speranze in porta che si apre su un
mondo nuovo, dove tutto ciò che di buono e di positivo abbiamo vissuto o
desiderato in questa vita ci verrà restituito o donato in pienezza, purificato
da tutto ciò che nel presente rende imperfetta e momentanea anche le cose più
belle. La morte, quindi, non è una punizione di Dio, ma un ulteriore segno del
suo amore: egli non ha voluto che noi vivessimo per sempre in questo mondo
(segnato dal male e dal peccato, dal limite e dalla sofferenza) nel quale noi
abbiamo deciso di vivere, abbandonando la casa che lui ha preparato per noi;
attraverso la morte ci offre la possibilità di ritornare in quel Paradiso dal
quale abbiamo voluto autoescluderci.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Con la preghiera, offerta assieme ai ragazzi, abbiamo concluso il nostro incontro:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dybiBkfKrPOwGcza3-a9rG52tTS5Ikj93lFdWXtB7yjlzUxo5CbxpmhufFBYluqnpTAaPaXUc57mvThMweeuA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;"><span style="font-family: inherit;">PADRE</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;"> che consideri tutte le persone
uguali.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">NOSTRO</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">, di ognuno, di tutti quei milioni
di persone che abitano la terra, senza differenza di età, colore o luogo di
nascita.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">CHE SEI NEI CIELI </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">e
sulla terra e in ciascuna persona, negli umili e in coloro che soffrono.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">SIA SANTIFICATO IL TUO NOME </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">nei
cuori pacifici di uomini e donne, bambini e anziani, qui e altrove.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">VENGA IL TUO REGNO</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">,
il tuo Regno di pace, di amore, di giustizia, di Verità, di libertà.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">sempre
e tra tutte le nazioni e tutti i popoli.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">COME IN CIELO COSI IN TERRA</span><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">:
che i tuoi piani di pace non siano distrutti dai violenti e dai tiranni.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;"><span style="font-family: inherit;">DACCI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">:
che sia impastato di pace e di amore, e allontana da noi il pane della
discordia e dell'odio che genera gelosia e divisione.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">DACCELO OGGI </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">perché
domani potrebbe essere troppo tardi. Stanno puntando i missili, forse, qualcuno
li sparerà.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI</span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">,
non come perdoniamo noi, ma come perdoni tu, senza risentimento senza rancore
nascosto.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">NON </span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">CI</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;"> INDURRE IN TENTAZIONE </span></span><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">di
guardare gli altri con sospetto, di dimenticare i nostri fratelli e le nostre
sorelle nel bisogno, di accumulare per noi stessi ciò che potrebbe essere
necessario per gli altri, di vivere bene a spese altrui.<br />
</span><span style="color: red; font-family: Constantia; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 43.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 3.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: red; mso-style-textfill-type: solid; text-shadow: none;">LIBERACI DAL MALE </span><span style="color: black; font-family: Constantia; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-color-index: 1; mso-fareast-theme-font: minor-fareast; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-style-textfill-fill-alpha: 100.0%; mso-style-textfill-fill-color: black; mso-style-textfill-fill-themecolor: text1; mso-style-textfill-type: solid;">che
ci minaccia, dall'egoismo dei potenti, dalla morte causata dalla guerra e dalle
armi; perché siamo in tanti, Padre, a desiderare di vivere in pace e di
costruire la pace per tutti.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-18505889798609821562013-11-02T01:02:00.002+01:002013-11-02T01:02:57.989+01:00I INCONTRO DEL III ANNO: LA STORIA DELLA SALVEZZA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8FwI2szsoGTeSfRvi-Jh_dEXI7LOX1xyQb85ISghyphenhyphenjMXi_BzPkKAYDz_ZUwB4Sdwe6wa-D-ebVxSwC31N0ZJT9f2Avjc_DgxneOdecWwmF8w2h4K6096mdZp7ggq-_MRxVrFc-FeBZtI/s1600/tree_of_jesse.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8FwI2szsoGTeSfRvi-Jh_dEXI7LOX1xyQb85ISghyphenhyphenjMXi_BzPkKAYDz_ZUwB4Sdwe6wa-D-ebVxSwC31N0ZJT9f2Avjc_DgxneOdecWwmF8w2h4K6096mdZp7ggq-_MRxVrFc-FeBZtI/s400/tree_of_jesse.jpg" width="288" /></a><span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Nel primo incontro di questo terzo anno, dopo aver ricordato il percorso finora compiuto, si è parlato della Storia della Salvezza, cercando di chiarire il significato di questa espressione, spesso usata e forse poco compresa.</span><br />
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Il tema è stato lanciato chiedendo ai genitori presente di rappresentare su un foglietto il modo con cui veniva immaginata la relazione tra Dio e l’uomo. Ne sono usciti disegni molto interessanti, che hanno permesso di addentrarsi in maniera più che significativa nella discussione.</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Per approfondire il tema, si sono lette le definizioni date dal vocabolario alle due parole che compongono l'espressione "Storia della Salvezza":</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: red;"><strong>STORIA:</strong></span> Narrazione sistematica dei fatti memorabili della collettività umana, fatta in base a un metodo d’indagine critica.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><strong><span style="color: red;">SALVEZZA:</span></strong> Condizione di salvo</span></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Salvo = che è scampato a un pericolo, anche grave, senza riportarne alcun danno</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Questo ci ha permesso di concludere che quando si parla di Storia della Salvezza, in ambito cristiano, si intende il racconto di tutti gli interventi che Dio ha compiuto nella storia per salvare l'uomo dal male e portarlo a realizzare il fine per il quale è stato creato: la felicità eterna.</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Questa storia ha tre diverse connotazioni temporali:</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: blue;"><strong>PASSATO:</strong></span> </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La narrazione biblica; </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La storia della Chiesa; </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La vita dei santi</span></span></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: blue;"><strong>PRESENTE:</strong></span> <span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La storia di amore che Dio realizza per noi e con noi al fine di rendere bella e piena di gioia la nostra vita</span></span></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: blue;"><strong>FUTURO:</strong></span> <span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">L’eternità beata nel Regno dei cieli</span></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"></span><br /></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;">Per concretizzare la riflessione fatta e calarla nel concreto della vita personale e famigliare di ciascuno, abbiamo certato di rispondere insieme alle seguenti domande:</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
</div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-bidi-font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-hansi-font-family: inherit;">- Conosco la storia che Dio ha scritto nel corso dei secoli passati, raccontata nella Bibbia? Mi preoccupo di leggerla e di approfondirla? Come potrei aiutare i miei figli affinch</span><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-bidi-font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 12.0pt;">é</span><span style="color: black; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-bidi-font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 12.0pt; mso-hansi-font-family: inherit;"> la possano conoscere?</span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-size: 11.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span> </span></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">- So cogliere quello che Dio continua ad operare nella mia storia personale e famigliare per condurmi ad una vita piena e felice? Saprei raccontare qualche fatto che mi testimonia la vicinanza di Dio e il suo interesse per la mia vita?</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">- Credo che Dio guida la storia verso il pieno compimento del suo Regno e che il bene ha sempre la meglio sul male, la vita sulla morte? Come questa fede segna la mia vita di tutti i giorni?</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo quindi concluso con un breve momento di preghiera, nel quale abbiamo riascoltato questo bellissimo racconto aiutati dal seguente video:</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxvsAaNLIjVnC5c20BRKP3kywnPOX980D7KrdyUOC_maz-2XYo9ExdmlIhYg6EMERPVtArl4VyyOfkfw82MQA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo quindi chiesto al Signore di renderci sempre più capaci di non dimenticare che la storia nella quale siamo inseriti è fa parte del suo progetto di salvezza e che dobbiamo collaborare con i suoi progetti per poter godere la sua gioia in questo mondo e nell'altro.</span></div>
<div style="-ms-word-break: normal; direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed;">
<span style="font-family: inherit;"></span><br /></div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-74714764491008244792013-10-21T16:05:00.001+02:002013-10-21T16:05:15.386+02:00I incontro del VI anno: I SACRAMENTI, UN DONO DA VIVERE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmpc1-rKHt2GTSijDuKBmssrclVzv8KRGkyd94Ba7zr_-6QHrN0hYbq0TNvAt1XNr-qruhp4DGDj7JwH2fNKSvLzzqLAgHXDNyi3_rrnL5tqNdsJi_tm0bFTbANPxV-lJXqH6uB6rCwhU/s1600/Prima-comunione-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmpc1-rKHt2GTSijDuKBmssrclVzv8KRGkyd94Ba7zr_-6QHrN0hYbq0TNvAt1XNr-qruhp4DGDj7JwH2fNKSvLzzqLAgHXDNyi3_rrnL5tqNdsJi_tm0bFTbANPxV-lJXqH6uB6rCwhU/s320/Prima-comunione-01.jpg" width="320" /></a></div>
Il primo incontro del VI anno, tappa fondamentale del percorso di iniziazione cristiana che culminerà con la celebrazione dei Sacramenti dell'Eucarestia e della Cresima, è iniziato con una riflessione con divisa sul senso e il valore dei Sacramenti in generale.<br />
<br />
Un'idea è stata riproposta e ribadita con forza fin dall'inizio ai genitori presenti: i Sacramenti non costituiscono il termine del percorso di formazione dei ragazzi e nemmeno degli adulti. Sono sicuramente un momento importante, fondamentale di questo cammino, che però deve poi continuare per portare ciascuno a vivere da cristiano: questo il vero obiettivo dell'itinerario che stiamo condividendo. Sarebbe davvero triste, come succede per molti, che la prima Comunione corrispondesse anche con l'ultima!<br />
<br />
Gran parte dell'incontro è stato poi utilizzato per un'attività molto significativa, che ha permesso a tutti di raccontare il modo con cui vengono vissuti i Sacramenti oggi e come si ricorda di averli vissuti quando chi oggi è adulto era al posto di chi oggi è bambino. Su un foglio diviso a metà i genitori dovevano collocare un'immagine, scelta tra quelle disponibili, o scrivere una parola che sintetizzasse il loro vissuto nel presente e nel passato rispetto all'Eucarestia e alla Cresima. Mostrando poi a tutti il lavoro preparato, ognuno a potuto spiegare le ragioni delle sue scelte, procedendo per associazioni di idee e componendo una specie di grande domino sul pavimento.<br />
<br />
A quanto emerso si è poi aggiunto un breve approfondimento, che ha permesso di puntualizzare ancora meglio cosa "siano" e a cosa "servano" i Sacramenti.<br />
I Sacramenti sono realtà materiali, sensibili, che permettono di lasciare entrare Dio nella nostra vita e di entrare nella vita di Dio. Per mezzo di questi segni, la grazia abita il cuore dell'uomo e lo riempie di fede, di speranza e di carità. Ovviamente si tratta solamente di piccoli semi, che producono frutto solo se sono coltivati ed alimentati.<br />
I segni scelti per ciascun Sacramento sono stati scelti ai tempi della Chiesa delle origini, quindi entro una cultura ben precisa, perché servissero immediatamente, senza bisogno di altre spiegazioni, a far comprendere la funzione del Sacramento al quale erano abbinati.<br />
<br />
Così l'acqua, elemento che lava e pulisce, che da vita e rinfresca, è stata abbinata al Battesimo, Sacramento che lava dal peccato e fa rinasce alla vita dei figli di Dio, introducendo il credente nella grande famiglia della Chiesa.<br />
<br />
Alla stessa maniera il pane e il vino sono stati scelti per quel Sacramento che ci dona l'alimento indispensabile, come lo sono appunto il pane e il vino, per poter vivere la nostra vita da cristiani, senza rinchiuderci nella tristezza, ma aprendoci alla gioia: come non potremmo fare nulla senza nutrirci, alla stessa maniera non possiamo camminare nella fede e nell'amore se non siamo sostenuti dalla forza che riceviamo alla mensa eucaristica.<br />
<br />
Infine l'olio benedetto è stato scelto per la Cresima per il duplice significato che rivestiva all'interno della cultura ebraica e greco-romana.<br />
Per gli ebrei il segno dell'olio rimanda immediatamente alla consacrazione dei re, dei profeti e dei sacerdoti: è proprio questa triplice consacrazione che viene conferita a chi viene unto con il sacro Crisma, dono che abilita a saper dominare la propria vita e le proprie passioni (regalità), a saper entrare in relazione diretta con Dio (esercizio del sacerdozio) e ad annunciare la propria fede (profezia).<br />
Nel mondo greco-romano l'olio veniva usato per ungere i lottatori, così da rendere più difficile la presa da parte dell'avversario: alla stessa maniera chi riceve il Crisma come segno dello Spirito Santo viene sostenuto nella lotta contro il male, così da non cedere alle seduzioni e alle tentazioni del maligno.<br />
<br />
Al termine dell'incontro ogni genitore è stato invitato a porsi una domanda molto provocante, ma allo stesso tempo molto importante: "Perché chiedo per mio figlio il dono dei Sacramenti? Quali motivazioni i spingono?". Le risposte non sono state condivise, ma è importante che la risposta a questa questione diventi consapevolezza che orienta il cammino dei prossimi incontri.<br />
<br />
La preghiera del Padre nostro ha concluso l'incontro: a Dio abbiamo affidato i ragazzi e le loro famiglie, perché possano essere aiutati a scoprire o riscoprire la bellezza e l'importanza dei Sacramenti, così da poterli vivere davvero in pienezza, non solo quando verranno ricevuti per la prima volta, ma ogni domenica ed ogni volta che ci si accosterà alla mensa del Signore.<br />
<br />
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-29578675790696361172013-10-21T11:13:00.002+02:002013-10-21T11:13:17.766+02:00I incontro del IV anno: LA PREGHIERA CRISTIANA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimsq8Wvbv99xKRcuMmLolLEqMCc_7qfbbhrR1HiIOWyyb-hids8e13sB087-kZZzyWLE4yDE7KG-5WWDm2XS9DAQU5XXi9Fl_M1Xd0koKYYtWYV468KwHx3JriwgZ9zRjL6qS-1a2T_I0/s1600/rosay04.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimsq8Wvbv99xKRcuMmLolLEqMCc_7qfbbhrR1HiIOWyyb-hids8e13sB087-kZZzyWLE4yDE7KG-5WWDm2XS9DAQU5XXi9Fl_M1Xd0koKYYtWYV468KwHx3JriwgZ9zRjL6qS-1a2T_I0/s320/rosay04.jpg" width="320" /></a><span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Nel primo incontro di questo terzo anno, dopo aver ricordato il percorso finora compiuto, si è parlato della preghiera cristiana, cercando di comprenderne meglio il significato e il valore.</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Il tema è stato lanciato con una breve attività, che ha permesso ai presenti di esprimersi rispetto a questo tema: avendo a disposizione la rappresentazione di diversi strumenti musicali, ognuno doveva scegliere quello che rappresentava meglio il suo concetto di preghiera e poi spiegare a tutti il motivo della sua scelta. Davvero interessanti le osservazioni e le riflessioni che sono state condivise!</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">A seguire, i genitori sono stati divisi in sei gruppi. Ogni gruppo aveva il compito di riflettere su un brano del Vangelo in cui Gesù parla della preghiera per evidenziare quale caratteristica di questa esperienza è messa in evidenza</span></span><span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">... di seguito un breve riassunto di quanto scoperto:</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span><span style="font-family: inherit;"><em>1. Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre… (Luca 11, 1-2)</em> <b>La preghiera cristiana è dialogo, comunicazione, stare con Dio. </b>Tutto questo è possibile solo perché Dio per primo desidera dialogare, comunicare intrattenersi con ciascuno dei suoi figli.<br /><br /><em>2. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Matteo 6, 6) </em> Si può pregare camminando, lavorando, guidando, giocando, studiando… ma per imparare a pregare in profondità <b>occorre fermarsi in un luogo deserto e fare silenzio. Non si tratta di un <i>deserto</i> esteriore, ma <i>interiore</i>. </b>Occorre scendere nelle profondità di se stessi e mettersi a nudo davanti a Dio <br /><br /><em>3. Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. (Matteo 6, 7-8) </em> <b>La preghiera non serve ad istruire Dio</b>, facendogli conoscere le situazioni e suggerendogli le soluzioni che riteniamo migliori. Dio sa già tutto ed ha un progetto preciso da realizzare per la nostra vita e per il mondo. <b>La preghiera “serve” ad ottenere la luce per comprendere la volontà di Dio e la forza necessaria per poterla compiere</b>, fidandosi di lui.<br /><br /><em>4. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". (Luca 18, 13) </em> <b>Nessuno è degno di pregare e di entrare in intimità con Dio</b>, ma è Lui che desidera entrare in intimità con ciascuno di noi, ci ha creati proprio per questo: perché diventiamo suoi amici. Lui sa anche benissimo che non ne siamo capaci e allora ci fa capaci Lui!<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Neanche il peccato grave impedisce questa intimità perché il Suo Amore è più forte, nessuna miseria può vincere la Sua misericordia. <br /><br /><em>5. Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai… (Luca 18, 1)</em> <br /> Quello che Dio ci chiede non è di pregare tre volte al giorno, o cinque, o dieci, o cento… <b>Dio vuole che tutta la nostra vita diventi preghiera</b>, perché vuole che sia ininterrotto il nostro dialogo con lui. Ogni cosa che facciamo, se la facciamo con il desiderio di servire Dio e di portare gioia ai fratelli, è preghiera alla stessa maniera di un'ora di adorazione o di un rosario ben detto. <br /><br /><em>6. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro". (Matteo 18, 19-20)</em> <b>Il dialogo con Dio è personale ed intimo, ma deve anche esprimersi in forma comunitaria</b>: in comunità si prega gli uni per gli altri, si condividono progetti e difficoltà, ci sia aiuta nel comprendere la volontà di Dio, si collabora per realizzarla, ci si corregge a vicenda quando si commettono errori, si vive concretamente quell’amore che è il cuore del messaggio cristiano. <br /></span></span><span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Ci siamo poi confrontati su quanto emerso nell'approfondimento, cercando di capire come vivere, personalmente e in famiglia, quanto suggerisce il Vangelo. Tutti i presenti concordavano nell'affermare che la cosa più difficile è riuscire a proporre momenti comunitari di preghiera in famiglia, anche se è unanime la valutazione positiva di questa esperienza.</span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Abbiamo quindi concluso l'incontro con un breve momento di preghiera.</span><br />
<br />
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-50599862161025535262013-10-17T12:10:00.002+02:002013-10-17T12:12:44.326+02:00I incontro del V anno: LE BEATITUDINI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS0Ufmzl7h3KXTXepU4wna_eUyX0nT-csfxBuI38KY-79zcvXYUtxDYB57R5NNcnNLS_bK2zETKJFmylqZvVE7niogd2gY4QGq1_nc-4iD-KUVg-O0X64d5kFxiYWZTNBFYh0UW66PMLU/s1600/le%2520beatitudini.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS0Ufmzl7h3KXTXepU4wna_eUyX0nT-csfxBuI38KY-79zcvXYUtxDYB57R5NNcnNLS_bK2zETKJFmylqZvVE7niogd2gY4QGq1_nc-4iD-KUVg-O0X64d5kFxiYWZTNBFYh0UW66PMLU/s1600/le%2520beatitudini.jpg" /></span></a></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Iniziando
il nostro quinto anno, che sarà caratterizzato dalla scoperta o riscoperta del
Sacramento della Penitenza, per poterlo poi celebrare con gioia e
responsabilità, abbiamo voluto fermare immediatamente il nostro sguardo su ciò
che è fondamentale nella vita cristiana: le beatitudini, delle indicazioni,
delle vie che Gesù ci ha suggerito e che noi dobbiamo percorrere se vogliamo
arrivare alla pienezza della nostra umanità e quindi alla pienezza della vita. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">All’interno
della comunità chi vuole essere il più grande deve farsi servo, è il servizio
che qualifica il nostro vivere. Ciò che distingue il cristiano non è vivere i
dieci comandamenti e considerarsi a posto ma, vivere le beatitudini. I dieci
comandamenti appartengono alla religione ebraica e Gesù è andato oltre a questa
religione entrando nel cristianesimo. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">La
maggior parte dei cristiani crede di essere a posto perché ha rispettato ad
esempio il comandamento di non rubare, ignorando completamente la beatitudine di
Gesù che dice di condividere quello che abbiamo. Non saremo veramente felici se
ci limitiamo a non rubare, ma solo quando avremo imparato a condividere quello
che possediamo, questo ci ha detto Gesù.</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">L’incontro
è iniziato con una breve attività che ha permesso a tutti i partecipanti di
mettersi in gioco, raccontando in che situazione e in che momento, a quali
condizioni si sentono felici: “sono felice se…”, “sono felice quando…”, questi
i due spunti che hanno provocato la riflessione di tutti.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Dopo
aver letto quanto ognuno aveva scritto, la nostra attenzione si è spostata
sulla proposta di Gesù, che appunto nelle beatitudini ci suggerisce le vie che
SECONDO DIO ci portano, se percorse con coraggio, a trovare la vera felicità.
Divisi in gruppi, i genitori hanno letto una delle otto beatitudini e hanno
provato a comprenderne il significato e soprattutto le possibili traduzioni
pratiche nella nostra vita quotidiana in questo tempo. Riportiamo una breve
sintesi di quanto emerso…<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;"><b></b></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>1.
Beati i poveri di Spirito perché di essi è il regno dei cieli.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">La
traduzione letterale è: sono felici coloro che mossi dallo Spirito Santo
condividono i loro beni con gli altri, perché di essi è il regno dei cieli,
cioè danno occasione al Padre di prendersi cura di loro. I poveri non sono
felici del loro stato; noi cerchiamo continuamente di stare meglio, di avere di
più; anche all’interno del cattolicesimo c’è sempre un cammino verso uno star
meglio. Il significato non è semplicemente quello di "beati i poveri"
ma, beati i poveri in Spirito. La parola "in Spirito", il più delle
volte, è inteso come: io sono ricco ma sono distaccato dalle mie ricchezze,
vivo la povertà nello Spirito, ma poi ho palazzi, ville, e conti in banca. Sono
felici coloro che scelgono di condividere, mossi dallo Spirito Santo, quello
che hanno; solo lo Spirito Santo potrà convincerci a condividere le nostre
ricchezze con altri. E’ solo lo Spirito Santo che c’illumina, ci convince a
condividere quello che abbiamo con altri, solo mossi da Lui. Questo è il
messaggio di felicità che ci dà il Signore. Siamo dunque felici quando, mossi
dallo Spirito Santo, condividiamo quello che abbiamo con gli altri. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>2.
Beati gli afflitti perché saranno consolati.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Non
significa cercare di consolare quelle persone che sono afflitte dalla vita, ma
significa che sono felici coloro che affrontano le sofferenze per toglierle
agli altri, essi riceveranno Spirito Santo. Il Consolatore è lo Spirito Santo.
Quando cominciamo a lavorare per il bene degli altri andiamo incontro a delle
sofferenze; quando vogliamo togliere le sofferenze agli altri ciò implica una
sofferenza nostra. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;"><b></b></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>3.
Beati i miti perché erediteranno la terra.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">In
questa beatitudine s’intendono coloro che sono mansueti, non violenti, che
scelgono di non rispondere con violenza alla violenza che viene loro fatta,
coloro che scelgono di dare risposte d’amore a chi toglie loro la dignità. Sei
felice solo se rispondi sempre con amore. Sono felici coloro che sono miti,
mansueti, emarginati per amore di Gesù e dei fratelli perché riceveranno una
dignità da Dio. Dobbiamo rispondere sempre con amore. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>4.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, saranno saziati.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Sono
felici quelli che hanno a cuore il bene altrui e fanno della giustizia una
condizione di vita. Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, il resto
vi sarà dato in sovrappiù, ci dice il Signore. Quello di cui dobbiamo
preoccuparci è di cercare prima di tutto il Regno di Dio e la Sua giustizia;
quindi la giustizia di Dio è questa condivisione, condividere quello che
abbiamo e quello che siamo. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>5.
Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Misericordia
non indica un sentimento, ma un’attività che rende riconoscibile una persona,
non un gesto sporadico di misericordia. Tutti nella vita, almeno una volta,
abbiamo fatto un gesto di misericordia, siamo stati capaci di essere buoni,
bravi. Beati i misericordiosi non significa trovare un momento in cui siamo
buoni e facciamo un gesto di misericordia, ma quando ABITUALMENTE facciamo del
bene, abitualmente aiutiamo gli altri, solo allora troveremo misericordia. Se
tu aiuti gli altri, sei misericordioso con gli altri, al momento in cui tu
avrai bisogno, Dio ti farà trovare persone che aiuteranno te. Quando fai del
bene ad una persona, sovente succede che quella persona non ti ricompensa. Fa
parte dell’uomo rispondere in maniera negativa al bene fatto. L’aiuto di cui
abbiamo bisogno ci verrà da altre parti o da altre persone. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">L’importante
è che quando tu avrai bisogno ci sarà sempre qualcuno mandato da Dio a venirti
incontro, sempre. L’aiuto ti verrà da quelli che Dio ti manderà. Dobbiamo
imparare a vivere nello spirito. Beati i misericordiosi! Sono felici coloro che
abitualmente aiutano gli altri, perché abitualmente saranno aiutati dagli
altri. Questa è la beatitudine sulla misericordia. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>6.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">La
purezza non s’identifica con la totale assenza di peccato. Gesù parla poco di peccato,
parla molto di amore! Sono felici i puri di cuore ci si riferisce a coloro che
sono trasparenti, limpidi, sinceri. Puro di cuore può essere tradotto con
questa parola, una persona che quello che ha nel cuore ce l’ha nella testa e
sulle labbra, non ha doppiezza, non ha maschera. Quanti vivono sinceramente,
nella limpidezza mentale, di cuore e di labbra fanno esperienza del Signore
risorto. Se vogliamo vedere Gesù dobbiamo entrare in questa sincerità. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>7.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Sono
felici gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio. Dobbiamo
distinguere tra pacifico ed operatore di pace. Il pacifico è la persona
accomodante. E’ sbagliato essere accomodanti, essere pacifici per il nostro
bene, così facendo noi ci disinteressiamo. Beati gli operatori di pace,
significa i costruttori di pace. Il costruttore di pace è una persona che, per
la felicità e per la pace degli altri, crea e causa situazioni di dissenso
anche a rischio di perdere la propria pace. Occupandoci della felicità degli altri
perdiamo la nostra pace ma, perdendo la pace del mondo, acquistiamo la felicità
di Dio. Sono felici coloro che sono disposti a perdere la pace perché lavorano
per gli altri, perché saranno chiamati figli di Dio. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b>8.
Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei
cieli.</b> <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;">Se
noi mettiamo in pratica le beatitudini, nessuno ci batterà le mani, anzi saremo
perseguitati, sputacchiati, calunniati. Forse è per questo che le beatitudini
non hanno molto successo nella vita di noi cristiani. Sono felici i
perseguitati a causa della fedeltà a questo programma, perché Dio si prende
cura di loro. Il mondo ti potrà insultare, perseguitare ma, Dio si prenderà
cura di te. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Questa
è la strada per essere felici ed entrare nel Regno di Dio. Pregando insieme il “Padre
nostro” abbiano concluso il nostro incontro, chiedendo a Dio che ci aiuti a
vivere veramente da beati, facendo nostra la proposta di Gesù.</span><br />
<br />
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-77172358276336638612013-10-09T14:08:00.003+02:002013-10-14T20:51:29.687+02:00I incontro del II anno: IL REGNO DI DIO, INVITO ALLA CONVERSIONE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbXQ-FZpAOfGO3c6UCs7VPyCnvqio0_RV2H0iCatCIImNpmwPJSQNFNe6gpbl-Cg4bCLOQJ0Ucsw3okZyDDkZ0XBsZJGpA6UgxITj_HtVacrL3jIsdS-6fgDzNN5Eq3uR7gRSE5aFEvbM/s1600/cambiare-direzione-494x308.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbXQ-FZpAOfGO3c6UCs7VPyCnvqio0_RV2H0iCatCIImNpmwPJSQNFNe6gpbl-Cg4bCLOQJ0Ucsw3okZyDDkZ0XBsZJGpA6UgxITj_HtVacrL3jIsdS-6fgDzNN5Eq3uR7gRSE5aFEvbM/s400/cambiare-direzione-494x308.jpg" width="400" /></a>Dopo aver brevemente ricordato il percorso compiuto lo scorso anno, partito dai nostri timori e le nostre speranze in merito all'avventura che iniziava e culminato nella riflessione sull'essenza della fede quale relazione vitale con il Signore Gesù, il primo incontro di questo secondo anno si è aperto con un'attività che aveva il fine di introdurre il tema della conversione. Dopo qualche momento di silenzio, che ha permesso a tutti i partecipanti di mettere a fuoco le idee, si è fatta passare una bacchetta magica, che doveva servire ad ognuno per raccontare agli altri ciò in cui gli sarebbe piaciuto trasformarsi e le ragioni di questa scelta.<br />
A questo punto, i partecipanti si sono divisi in gruppi per riflettere sul significato delle parole con le quali Gesù inizia l'annuncio della sua buona notizia, del suo Vangelo: "Il tempo è compiuto. Il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo". Ogni gruppo si è soffermato in particolare su una delle tre frasi che compongono questo brevissimo, ma allo stesso tempo importantissimo, discorso.<br />
<br />
Dai lavori di gruppo è emersa una visione un po' drammatica, nella quale emerge comunque qualche prospettiva di speranza:<br />
- "Il tempo è compiuto": da diversi questa espressione è stata letta come constatazione della situazione di assoluto degrado nella quale ormai si trova la nostra società e la nostra cultura, un punto di non ritorno rispetto al quale risuona l'imperativo divino di cambiare rotta al più presto possibile; ma allo stesso tempo annuncio di una situazione nuova che sta per nascere.<br />
- "Il Regno di Dio è vicino": quasi una minaccia che annuncia un giudizio imminente, che punirà i <span style="font-family: inherit;">cattivi e premierà i buoni; ma allo stesso tempo richiamo al fatto che Dio non è lontano dall'uomo e che la sua provvidenza non viene mai meno.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">- "Convertitevi e credete al Vangelo": forte richiamo al dovere di cambiare vita, abbandonando il peccato per aderire in tutto e per tutto al messaggio del Vangelo.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">L'approfondimento proposto ai genitori ha chiarito meglio il significato autentico di quello che Gesù ha detto aprendo il suo ministero pubblico. </span><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">Dopo aver ricevuto il battesimo nel
Giordano da Giovanni ed essere stato proclamato dal Padre suo figlio prediletto
che tutti gli uomini devono ascoltare, dopo aver superato le tentazioni di
Satana nel deserto, Gesù inizia il suo viaggio per la Palestina ed esordisce
parlando di un tempo che si compie, di un regno che si avvicina, di una
necessaria conversione per accorgersi di tutto questo ed entrare nella
beatitudine riservata a chi crede.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">"Il tempo è compiuto": la
lunga attesa che percorre tutte le pagine dell'Antico Testamento, attesa di
salvezza, attesa di liberazione, attesa di un Messia si è finalmente conclusa; <b>Il
grande dono che Dio ha da sempre pensato di fare all'umanità è finalmente stato
consegnato;</b> il Figlio di Dio si è fatto uomo ed abita in questo mondo
perché il volto del Padre possa essere visibile per tutti, la sua Parola possa
da tutti essere sentita, il suo amore possa da tutti essere scoperto ed
accolto.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="-ms-text-justify: inter-ideograph; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">"Il Regno di Dio è vicino":
non è più impossibile per l'uomo entrare nel Regno di Dio, cioè in quella
condizione di vita felice, libera, serena che sarà goduta in pienezza nel
Paradiso, ma che già su questa terra può essere pregustata. A tutti è offerta
la possibilità di iniziare un'esistenza nuova, <b>il Regno di Dio si avvicina grazie a Gesù,
perché nel suo insegnamento egli ci comunica la verità su Dio, la verità su noi
stessi e sul mondo e ci permette così di liberarci dalla menzogna e dal
peccato, per aderire in pienezza al progetto di bene e di gioia che Dio ha
pensato per ciascuno dei suoi figli.</b><o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="-ms-text-justify: inter-ideograph; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%;"><span style="font-family: inherit;">"Convertitevi e credete al
Vangelo": per poter accogliere questo particolare dono di grazia che Dio
vuole fare a tutti gli uomini occorre convertirsi e credere al Vangelo. Questa
è l'unica condizione per poter entrare nel Regno e per potersi avventurare alla
sua scoperta. <o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;"><b><span style="line-height: 115%;">Il termine "conversione"</span></b><span style="line-height: 115%;"> ha assunto nella nostra mentalità un
significato in parte distorto: la prima idea che viene in mente sentendo questa
parola è la necessità di eliminare ogni peccato dalla propria vita per poter
essere accolti da Dio e risultare a lui graditi. In realtà la conversione è
innanzitutto un cambio di mentalità, un inversione di marcia che ci porta ad
abbandonare i finti maestri che abbiamo ascoltato fino ad ora per metterci alla
sequela dell'unico e vero Maestro, il solo che merita di essere seguito perché solo
lui ha parole di vita eterna.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 115%;"><strong>La conversione ha quindi a che fare con la trasformazione del proprio comportamento, ma non si limita ad una semplice aggiustatina esteriore e superficiale; parte da una seria revisione del sistema di valori sul quale fondiamo la nostra esistenza e arriva, per forza di cose, a modificare ogni piccolo gesto che quotidianamente compiamo, se non nella forma, sicuramente nelle sostanza e nelle intenzioni che ci muovono dal di dentro: con sempre più totalità, sarà l'amore a diventare l'unica ragione di tutto quello che facciamo!</strong></span></span><br />
<br />
L'incontro si è chiuso condividendo con i genitori l'idea di consegnare ai ragazzi una specie di diario personale, che possa servire a ciascuno per tenere traccia del percorso che faremo durante gli incontri feriali e per iniziare ad entrare in una relazione personale con Gesù attraverso l'esperienza della preghiera spontanea di ringraziamento e di richiesta. Al termine di ogni incontro, infatti, i ragazzi saranno invitati a fissare un'idea che li ha colpiti nel corso dell'attività fatta insieme, e, partendo da questa, a ringraziare Gesù per quello che ha fatto per noi e a chiedere il suo aiuto per poter vivere davvero come suoi discepoli. <br />
I genitori sono stati invitati a provare anche in famiglia a trasformare la preghiera fatta con i figli da un momento strutturato ma piuttosto formale, nel quale si ripetono semplicemente delle formule, ad un dialogo semplice ma vero con colui che è la fonte di ogni cosa bella e buona e la forza che ci può sostenere nei momenti più difficili.<br />
<br />
Condividendo la cena e facendo quattro chiacchiere, mentre i bambini giocavano tra loro, si è concluso l'incontro.<br />
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</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7M-XV8u6BJoH3ieqlgWz73nlEbE9ZmuWBmoaH9lYlbsJfvg0c2btDk_cMRCb441QrVNt_AWazI3T-ta-iQo8G0WlebDnfrU460Aa4NIlTPIrkch7O2Z5FlDeI50B4Yz8TClfHz6M8CjI/s1600/IMG-20131010-WA0005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7M-XV8u6BJoH3ieqlgWz73nlEbE9ZmuWBmoaH9lYlbsJfvg0c2btDk_cMRCb441QrVNt_AWazI3T-ta-iQo8G0WlebDnfrU460Aa4NIlTPIrkch7O2Z5FlDeI50B4Yz8TClfHz6M8CjI/s200/IMG-20131010-WA0005.jpg" width="200" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX27GpgGBfO3DnJywdc-koxO6TnxeNXJ_hsSC2SCOCnedYm6MpmNNRIDSFEZVgVvhsRlcWugvyb8mzVGjlucoDv-gWvQBRx0asVYTQe8y7kukHYSnHgDHwpuZ6rPeYb1ar_UoPsSaU9MU/s1600/IMG-20131010-WA0008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX27GpgGBfO3DnJywdc-koxO6TnxeNXJ_hsSC2SCOCnedYm6MpmNNRIDSFEZVgVvhsRlcWugvyb8mzVGjlucoDv-gWvQBRx0asVYTQe8y7kukHYSnHgDHwpuZ6rPeYb1ar_UoPsSaU9MU/s200/IMG-20131010-WA0008.jpg" width="200" /></a></div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin9OPM65MOKMZJVHQHcPY5NUVhelxhWVgYhJM2_8PUy2I-LT64bxUc024gVYnA4tUo60UeodDrAv7e1RJYNTdHukKifhqU91dVCVZlgDNgxTXvH-2my-csPmhgEj1WPpNaY-e8rkj3eyg/s1600/IMG-20131010-WA0051.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin9OPM65MOKMZJVHQHcPY5NUVhelxhWVgYhJM2_8PUy2I-LT64bxUc024gVYnA4tUo60UeodDrAv7e1RJYNTdHukKifhqU91dVCVZlgDNgxTXvH-2my-csPmhgEj1WPpNaY-e8rkj3eyg/s200/IMG-20131010-WA0051.jpg" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyhHzAq5RvquUQb2wQ7Qe0gftrAUgqt6nPkODyI6rSMdE-DO_LOtvKfiNCguQRokEyW8ivdiso3_1Re0fQmW62ivWbls5Pw9WCxwywhyphenhyphenlhXX5GZ_X9ZeK5wIILs9pmMbhCgaoW0vD1bv0/s1600/IMG-20131010-WA0052.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyhHzAq5RvquUQb2wQ7Qe0gftrAUgqt6nPkODyI6rSMdE-DO_LOtvKfiNCguQRokEyW8ivdiso3_1Re0fQmW62ivWbls5Pw9WCxwywhyphenhyphenlhXX5GZ_X9ZeK5wIILs9pmMbhCgaoW0vD1bv0/s200/IMG-20131010-WA0052.jpg" width="150" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQixxESuLRoZP6hnYpLkWwGuEcxegxhC6txqP0RmiCkIwMe9yh6F3hVzcE1CDsY50oVoDbK9GQNiEM8c-h4KFVJH6L0reHjIrtmEX63gCsZGgOF6d8leVdAFs-ETubbPMJwIQyhkj1pQ/s1600/IMG-20131010-WA0053.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQixxESuLRoZP6hnYpLkWwGuEcxegxhC6txqP0RmiCkIwMe9yh6F3hVzcE1CDsY50oVoDbK9GQNiEM8c-h4KFVJH6L0reHjIrtmEX63gCsZGgOF6d8leVdAFs-ETubbPMJwIQyhkj1pQ/s200/IMG-20131010-WA0053.jpg" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Q_uyAHaRcf89XE1ylQSZpbLW7VYC6MM1v7qRRvgmvaESEczXgHdWrrEN8U_WlTVndTYPNVu9CmKqaHxFv4MBRZb_pg6Y8OfueWPiGU3US0B4O_7Vbf09N6D6lWZAxflweWGBspimUlI/s1600/IMG-20131010-WA0054.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9Q_uyAHaRcf89XE1ylQSZpbLW7VYC6MM1v7qRRvgmvaESEczXgHdWrrEN8U_WlTVndTYPNVu9CmKqaHxFv4MBRZb_pg6Y8OfueWPiGU3US0B4O_7Vbf09N6D6lWZAxflweWGBspimUlI/s200/IMG-20131010-WA0054.jpg" width="150" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTDaVQ9ynOYxw7prFkPLXwZ2pKwsB3dJjUlyPhbMXoETPMC-9wmRJahj5rAXr49ZZTzu8GWjPSwMSvPuVhX645SL24qzMOXo5FfqIfohZuyqQtwrmm-Vsr9U6WcJjxQYsMI4UAmIpLz4I/s1600/IMG-20131010-WA0055.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTDaVQ9ynOYxw7prFkPLXwZ2pKwsB3dJjUlyPhbMXoETPMC-9wmRJahj5rAXr49ZZTzu8GWjPSwMSvPuVhX645SL24qzMOXo5FfqIfohZuyqQtwrmm-Vsr9U6WcJjxQYsMI4UAmIpLz4I/s200/IMG-20131010-WA0055.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-90499294203918808152013-03-20T17:16:00.003+01:002013-03-21T12:52:59.047+01:00IV incontro del III anno: I profeti... e noi?<span style="font-family: inherit;">In questo incontro, ci siamo soffermati sulla funzione profetica che alcuni uomini hanno avuto nel corso della storia del popolo d'Israele.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
La parola profeta deriva dal greco e vuole dire,
letteralmente, "parlare (fèmi) a nome di" "per conto di"
(pro).</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
Compito principale dei profeti è alimentare e sostenere la
fede di Israele richiamando il popolo, che se ne è allontanato, alla obbedienza
e all'amore verso Jahvè.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
Dio sceglie e chiama chi vuole, non tenendo conto di
differenze culturali o sociali. Alla chiamata da parte di Dio il profeta non
può resistere.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Tre sono i messaggi principali che i profeti ripetono e
ricordano con forza al popolo:</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">- Il monoteismo. E’ grazie ai loro insegnamenti, infatti, che l’idea dell’esistenza di un solo Dio si radica sempre più saldamente tra il popolo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">- Il senso del peccato e del perdono.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">- Il continuo riferimento al tempo che deve venire, visto e interpretato alla luce di quanto Dio rivela e vuole.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">Scriveva Giovanni Paolo II: “La Chiesa è chiamata a
dare la sua testimonianza a Cristo assumendo posizioni coraggiose e profetiche
di fronte alla corruzione del potere politico ed economico; non cercando
essa stessa gloria e beni materiali; usando dei suoi beni per il servizio dei
più poveri ed imitando la semplicità di vita del Cristo”, aggiungendo poi che
tale umiltà “rivolta innanzitutto verso se stessi, […] si traduce nella capacità
di un esame di coscienza a livello personale e comunitario, per correggere nei
propri comportamenti quanto è anti-evangelico e sfigura il volto di
Cristo”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;"></span> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo quindi guardato assieme qualche video che ci ha raccontato l'esperienza di alcuni profeti dei </span></div>
<span style="font-family: inherit;">nostri tempi, che con la loro parola e la loro opera hanno saputo dar vita ad esperienze in cui il Vangelo è la norma di vita.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Innanzitutto, Ernesto Olivero:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dynvn4tKsJ6CNOg1ahz5yMa3SJIgeCUctog55XkWi1JfX0nnTi759h8qxBd5u3LjoG-rww1r_OaBrzgmM8rXQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Poi Chiara Lubich e Giovanni Paolo II:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxZ8iPc_AbwVhvUY8obkze8-tUDJc7pYcEDQPXFr2wwm0FhuKZmxlJ6mL4UqkG-evS6VbDM5gGmnBvRioDS_A' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Infine Chiara Amirante:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxv4yPgLMrCy1_syD1NPtIU9_dPNMaA_aa3VF1RgurlWMcDt4lthRnUbefAduuNLMOYqGXLMhodKlIal6kdcQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo poi cercato di ricordare le difficoltà e le problematiche che segnano in negativo il nostro mondo (il video che ci ha aiutati racconta i dati riportati dal rapporto Onu sulla povertà del 2011):</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyqBNiPKWFYtOzKoCES9RD45t39PAejGfgNNNbtiKsAR_UfWW7YBIGtQzuMKGEdwrtFdLHq0FwgQ-LHAyCwmw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Ci siamo quindi domandati cosa può significare per noi essere profeti in una situazione come quella descritta dal video.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo concluso l'incontro con un breve momento di preghiera, incentrato sul testo della seguente canzone:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxBEwSLBNqyc5pJ5C1LdF0a0twAJ7o6Q53783s6e2fxLB9gTtNjtJHCMBZPQQ7pr1g8OpwX6lwqNaeMxjEUaA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-19901375972540543952013-02-18T21:53:00.002+01:002013-02-18T21:55:27.782+01:00III incontro del III anno: Mosè... e noi?<span style="font-family: inherit;">In questo terzo incontro del nostro percorso annuale, abbiamo cercato di ricordare quanto la Bibbia racconta di uno dei più grandi protagonisti della storia della salvezza, Mosè. Ci siamo soffermati in particolare su quanto accaduto al popolo d'Israele durante il tempo del suo viaggio nel deserto, durato quarant'anni. La rievocazione di quelle vicende è stata aiutata dalla visione da questo filmato:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dw-myQ8js2GYiO6kmaWhoSs7FuhYPWYXvSax8w5hoTz_Do2Tq3O9NfaIpc3ZZK3tuODz2llm11vSBRt2jRJaA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Cercando di attualizzare la parola e di applicarla alla nostra vita, ci siamo divisi in gruppo per rispondere alle seguenti domande:</span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Durante il viaggio nel deserto, in mille occasioni il
popolo rimpiange l'Egitto e si lamenta con </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Mosé</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> e
con il Signore per i disagi che deve patire.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: red; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Quali sono i nostri dubbi e le nostre perplessità
rispetto al cammino di fede?</span><span style="color: black; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"> </span><span style="color: red; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Nel momento della prova, il popolo sembra dimenticare gli
infiniti segni della provvidenza di Dio che già aveva ricevuto. </span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Siamo consapevoli di tutto quello che Dio già ha
fatto per noi e sappiamo farne memoria quando lui sembra tacere?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Mentre Mosè si trovava sul monte a colloquio con Dio, il
popolo impaziente e sfiduciato si costruisce il vitello d'oro, sprecando tutto
il suo oro. </span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Quali sono gli idoli che oggi ci costruiamo
perché non ci fidiamo di Dio e non sappiamo aspettare i suoi tempi, buttando
via tempo, denaro e vita?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Mosé</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
presume di se stesso e questo suo peccato gli causerà come punizione il divieto
di entrare nella Terra Promessa. </span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit; font-weight: bold; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Nella nostra vita di adulti e di genitori abbiamo
vissuto momenti in cui i nostri progetti non si sono realizzati? Abbiamo
individuato le cause dell'insuccesso? Come abbiamo reagito?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Dopo aver condiviso le risposte che ciascun gruppo a dato a queste domande, abbiamo concluso con la preghiera di don Saporiti:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 42.5pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: blue; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><strong>Signore, aiutaci a fidarci di te</strong></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Signore, aiutaci a
fidarci di te, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">della tua Provvidenza. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Guardando a ciò che
siamo e a ciò che abbiamo, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">fa' che ci sentiamo dei
privilegiati, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">appagati e pieni di
gratitudine. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Fa', o Signore, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">che arriviamo a
comprendere </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">che nel tuo amore c'è
tutto ciò </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">di cui abbiamo bisogno
per vivere </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">e per essere felici.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">A noi, che desideriamo
possedere sempre di più, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">fa' comprendere che il
tuo amore </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">è la ricchezza più
grande che possiamo avere </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">e che il sentirci amati
da te </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">è il tesoro più prezioso
che possiamo desiderare. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 42.5pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Donaci di capire che </span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">non serve essere
invidiosi di chi ha più di noi, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">non serve essere tristi </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">se agli altri le cose
vanno meglio che a noi. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">sogno realizzato.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 42.5pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Se noi abbiamo te, </span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">se tu sei con noi, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">noi abbiamo tutto. </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Ma veramente tutto!</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">E questo ci deve bastare e... avanzare.</span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Perché, Tu, Signore, </span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">sei il massimo che noi
possiamo avere! </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 42.5pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Tu sei il nostro bisogno
appagato, </span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">il nostro cuore
riposato, </span></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: "AR ESSENCE"; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">il nostro sogno
realizzato.</span></span>CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-59194336358642867752013-02-18T21:28:00.000+01:002013-02-23T08:42:08.439+01:00II incontro del I anno: L'educazione, una sfida urgente<span style="font-family: inherit;">La seconda tappa del nostro itinerario annuale si è aperto con la proiezione del seguente filmato, che riassume quanto condiviso nell'incontro precedente rispetto alle paure e alle speranze che riempiono il cuore di noi genitori quando pensiamo al futuro dei nostri figli:</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dziW18zJhq2FNpE-9klbc5N0zqaII3I14UVqrnbftjIeiMWoqe7pQ66jQaOKKoJWJMXKJwQssbG1IFbXIGeXQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Ci siamo poi fermati a riflettere sull'importanza del ruolo educativo che, come genitori e come comunità, abbiamo nei confronti dei nostri figlie dei nostri ragazzi.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Possiamo facilmente renderci conto di trovarci di fronte
ad alcuni problemi che rendono difficile e impegnativo l'atto educativo:</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
- </span><span style="font-family: inherit;">L'ambiente in cui vivono i nostri figli possiede strumenti di dispotica invasione delle coscienze a tal punto che ci si chiede spesso se dinnanzi a queste forze abbiamo sufficiente capacità di educare secondo criteri di valore che appartengono alla nostra famiglia.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">- I ragazzi sono immersi in un relativismo di pensiero e di scelte tale per cui sembra non esistere più una Verità, ma la molteplicità smisurata delle opinioni. Ognuno pretende di ergere il proprio pensiero, il proprio parere, la propria voglia a verità assoluta.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">- Non solo non esiste più una Verità, ma non esiste neanche il Bene. Ognuno può decidere da sé cosa è buono e cosa può o non può fare.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">- Un dato assoluto e indiscutibile della vita dell'uomo d'oggi è l'esaltazione della libertà individuale. Essa viene prima della Verità e del Bene. È la libertà di ogni singolo soggetto che determina che cosa è bene e che cosa è male.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">- Anche la relazione con il tempo è fragile. Infatti, il tempo che passa non è più inserito in una progettualità che tende verso una pienezza, ma si perde nell'attimo fuggevole o rimane chiuso in un passato che non ritorna più. Per un ragazzo l'oggi è un dato da vivere e da esaurire ed è svincolato sia dal passato che dal futuro. Non è occasione concreta e disponibile per realizzarsi in una maturità che dia senso alla vita.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">A
questo punto è inevitabile chiedersi onestamente se in un tale contesto è
ancora possibile educare. A che cosa possiamo educare, dal momento che non
esiste un Bene verso cui orientare il desiderio; non esiste un Vero verso cui
orientare la ricerca intellettuale; non esiste più la pienezza dell'essere umano?
Si può limitare l'educazione semplicemente al rispetto della libertà altrui
cercando di raggiungere il massimo della soddisfazione personale senza arrecare
danno? È condivisibile la filosofia di chi afferma: la mia libertà finisce dove
inizia quella dell'altro? E ancora: è possibile educare alla relazione con
l'altro considerandolo estraneo al mio destino e svincolato da legami di
solidarietà e comunione? È evidente, infatti, che la cultura in cui i nostri
ragazzi sono immersi, fa spesso considerare l'altro come un concorrente e un
antagonista, impedendo di sperimentare la bellezza delle relazioni.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Queste
difficoltà non ci permettono di concludere che allora educare è impossibile, ma
ci incoraggia a identificare ancora strade percorribili. Riportiamo una breve
citazione di Romano Guardini in cui l'educatore è incoraggiato a compiere la
sua missione a partire proprio dal riconoscimento di un dovere irrinunciabile:
educare è educarsi: "La vita viene destata e accesa solo dalla vita. La
più potente 'forza di educazione' consiste nel fatto che io stesso in prima
persona mi protendo in avanti e mi affatico a crescere... È proprio il fatto
che io lotto per migliorarmi ciò che da credibilità alla mia sollecitudine
pedagogica per l'altro... Non ci è mai lecito ritenerci soddisfatti di noi
stessi e credere di essere già formati. Deve sempre permanere viva una
positiva, santa insoddisfazione. Siamo figure incompiute, soltanto abbozzate.
Siamo credibili solo nella misura in cui ci rendiamo conto che un'identica verifica
etica attende me, e colui che deve essere educato. Innanzitutto, vogliamo
entrambi diventare ciò che dobbiamo essere".</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">La
speranza che il cammino educativo possa essere percorso fino in fondo si radica
nella convinzione che tocca all'adulto riscoprire i fondamenti veri della
propria esperienza di vita, avendo chiaro, innanzitutto per sé, ciò che
promuove la propria umanità, e quindi è bene, e ciò che invece la tradisce, e
quindi è male. È la sfida con il senso del tempo, dei gesti, degli accadimenti,
ma soprattutto della totalità della persona umana che è in gioco. Un senso che
va pazientemente ricercato e che non è il frutto dell'inventiva umana, essendo
dono di Dio che qualifica l'umanità.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">L'educazione
consiste, quindi, nel rinunciare personalmente al relativismo delle idee e dei
valori per aiutare il giovane a identificare a sua volta ciò che lo realizza in
pienezza in quanto essere umano. L'atteggiamento dell'accompagnare, del
prendere per mano, dell'indicare un orientamento qualifica il compito del genitore.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">In
concreto il genitore deve essere una persona matura che cura prima di tutto la
propria crescita personale e ha risolto in maniera positiva il problema della
propria identità. Egli sa chi è e sa dov'è. È come il Padre misericordioso
della parabola che non scende a patti con i figli, non li rincorre, ma si pone
in modo chiaro e semplice in coerenza con gli ideali che lo hanno sempre
guidato nella relazione paterna. Ascoltiamo R. Guardini: "Da ultimo, come
credenti diciamo: educare significa aiutare l'altra persona a trovare la sua
strada verso Dio. Non soltanto, far sì che abbia le carte in regola per
affermarsi nella vita, bensì che questo 'figlio di Dio' cresca fino a
raggiungere la 'maturità di Cristo'. L'uomo è per l'uomo la via verso Dio.
Perché lo possa essere davvero, però, deve egli stesso percorrere quella via. È
assurdo parlare a un uomo della strada verso Dio, se non la si conosce per
esperienza personale, o almeno non la si cerca".</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center; text-justify: inter-ideograph;">
----------------------------------------------------------------------------------------------</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-variant: small-caps;"><span style="font-family: inherit;">Dall'emergenza educativa" alla scommessa
sulle virtù (dal libro "Educare oggi alle virtu'" di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>G. Savagnone)<o:p></o:p></span></span></b></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">«I
giovani», scrive un osservatore non sospetto di moralismo, «anche se non ne
sono consci, stanno male» (GAL1MBERTI 2007, p. 11). Non bisogna lasciarsi
ingannare dalla loro chiassosa euforia nelle notti in discoteca, dal vorticoso
succedersi delle loro esperienze sessuali, dalla loro corsa dietro le mode.
Essi «cercano i divertimenti perché non sanno gioire» (ivi, p. 34).</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Quella
che sembra pienezza di vita è in realtà solo l'antidoto a un profondo disagio
interiore: «Il presente diventa un assoluto da vivere con la massima intensità,
non perché questa intensità procuri gioia, ma perché promette di seppellire
l'angoscia» (ivi, p. 11).</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Un
tragico sintomo di questo malessere sono i suicidi — quat-tromila l'anno! — che
nel nostro Paese, tra i giovani sotto i venti-cinque anni, costituiscono la
seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Per non parlare dei gesti
di violenza gratuita, insensata, archiviati con l'agghiacciante formula
burocratica: «Omicidio volontario premeditato senza movente».</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">È
stato, tuttavia, osservato da più parti che le nuove generazioni, piuttosto che
le responsabili di questo smarrimento, ne sono soprattutto le vittime.
L'emergenza educativa" non andrebbe, perciò, attribuita tanto a loro,
quanto, agli educatori, che non sanno più trovare parole convincenti da dire,
né esempi da offrire. Come si dice negli Orientamenti pastorali della CEI: «I
giovani si trovano spesso a confronto con figure adulte demotivate e poco
autorevoli, incapaci di testimoniare ragioni di vita che suscitino amore e
dedizione» (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 12).</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Ma
forse neanche questa considerazione va al fondo del problema. In realtà, se i
giovani sono in crisi, è «perché un ospite inquietante, il nichilismo, si
aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri,
cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni
rendendole esangui (...) Nel deserto dell'insensatezza che l'atmosfera
nichilista del nostro tempo diffonde il disagio non è più psicologico, ma
culturale» (GALIMBERTI 2007, pp. 11-12).</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Colpisce
la sintonia tra la diagnosi dell'intellettuale "laico" e quella di
Benedetto XVI nella Lettera sull'educazione, da lui indirizzata, alla fine del
gennaio 2008, alla diocesi e alla città di Roma: «Troppe incertezze e troppi
dubbi circolano nella nostra società e nella nostra cultura, troppe immagini
distorte sono veicolate dai mezzi di comunicazione sociale. Diventa difficile,
così, proporre alle nuove generazioni qualcosa di valido e di certo, delle
regole di comportamento e degli obiettivi per i quali meriti spendere la
propria vita».</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">La
stessa crisi degli adulti, piuttosto che esserne la causa ultima, dipende a sua
volta da questo clima, che va ben al di là delle responsabilità dei singoli:
«Quando infatti» — notava il pontefice — «in una società e in una cultura
segnate da un relativismo pervasivo e non di rado aggressivo, sembrano venir
meno le certezze basilari, i valori e le speranze che danno un senso alla vita,
si diffonde facilmente, tra i genitori come tra gli insegnanti, la tentazione
di rinunciare al proprio compito, e ancor prima il rischio di non comprendere
più quale sia il proprio ruolo e la propria missione. Così i fanciulli, gli adolescenti
e i giovani, pur circondati da molte attenzioni e tenuti forse eccessivamente
al riparo dalle prove e dalle difficoltà della vita, si sentono alla fine
lasciati soli davanti alle grandi domande che nascono inevitabilmente dentro di
loro».</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Dalla
diagnosi si può ricavare la terapia: se la crisi si pone sul terreno culturale,
«è sulla cultura collettiva e non sulla sofferenza individuale che bisogna
agire, perché questa sofferenza non è la causa, ma la conseguenza di
un'implosione culturale di cui i giovani (...) sono le prime vittime»
(GALIMBERTI 2007, p. 12).</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Un
elemento centrale di questa "implosione" è sicuramente la crisi del
concetto di virtù. Nella pratica educativa tradizionale esso giocava un ruolo
fondamentale. Oggi perfino il termine sembra ormai desueto. Lo si usa quasi
solo per scherzo, o per deridere soggetti repressi.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Piuttosto,
sono i vizi che interessano, che "intrigano", che ap-paiono insomma
molto più attraenti della loro controparte, come evidenzia la fioritura di
studi a loro riguardo. Forse perché hanno l'aria di esprimere con maggior
verità la realtà dell'essere umano così com'è effettivamente, al contrario
delle virtù, che sembrano richiamare l'insincerità e l'ipocrisia.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Il
discorso sulle virtù sarebbe, a questo punto, da considerarsi chiuso, se non
fosse per la curiosa circostanza che, proprio mentre esse toccano nella
mentalità corrente il livello più basso di considerazione, invece nell'ambito
della filosofia morale esse, soprattutto nei paesi anglosassoni, tornano ad
essere oggetto del vivo interesse di studiosi e pensatori, al di là di ogni
appartenenza ideologica o religiosa. Da questo punto di vista, la stessa
cultura postmoderna che ha generato la crisi della morale tradizionale, offre
nuove prospettive che forse possono portare oltre di essa.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Questo
ci spinge a chiederci se non sia possibile, avvalendoci degli studi più
recenti, rivisitare il concetto di virtù in una prospettiva diversa da quella
del passato, per riproporlo nei nuovi termini anche al di fuori degli ambienti
accademici e puntare su di esso, a livello educativo, per fronteggiare con
qualche speranza di successo l'"ospite inquietante".</span></div>
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-55679808533424346762012-12-27T23:54:00.004+01:002012-12-29T18:12:09.337+01:00Il volto dell'uomo nella Sacra ScritturaPubblichiamo il video del secondo incontro tenuto in parrocchia da don Elio Culpo dal titolo "Il volto dell'uomo nella Sacra Scrittura".<br />
<br />
<a href="https://vimeo.com/56365426">VIDEO: "Il volto dell'uomo nella Sacra Scrittura"</a><br />
<br />
<br />
CristoReOratorioCremonahttp://www.blogger.com/profile/02902749240807237187noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-74444652815122026522012-12-03T17:28:00.001+01:002012-12-03T17:40:40.617+01:00I incontro del I anno: Il nuovo percorso... timori e speranze<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Questo primo incontro, finalizzato essenzialmente alla conoscenza reciproca e dell'itinerario che attende il gruppo, si è aperto con la presentazione dell'equipe che si preoccuperà dell'oraganizzazione degli incontri e delle famiglie che hanno accolto la proposta di iniziare questa avventura.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Affiancheranno don Diego i conuigi Michele e Paola Merlini (coppia animatrice), Gabriella, Elena, Stefania, Vittoria e Marie-France (catechiste) e Carla, Camilla, Sofia e Jacopo (animatori).</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">I bambini coinvolti nel percorso, assieme alle loro famiglie, sono: Antonioli Filippo, Baguzzi Alessandro, Bianchi Isabella Vittoria, Bonini Luca, Bozzetti Cosma, Bucur Fabrizio, Castiglioni Giulia, Cavallotti Francesca, Cesura Vera, Corini Gaia, della Putta Alice, dell'Orco Vittorio, Fasanini Marie Jolie, Favalli Luca, Fossa Maddalena, Fretto Riccardo, Gaiardi Francesca, Galli Claudia, Generali Alessia, Ghidetti Andrea, Girelli Alessandro, Gualdi Samuele, Guerrini Filippo, Judycki Carolina, Laudati Enrico, Maffezzoni Matilde, Mariaschi Massimo, Murelli Leone, Nespoli Stefano, Papa Chiara, Ruggeri Marta Emilia, Santini Matilde, Scotti Noemi, Tinelli Angelica, Truglia Edoardo, Zacchetti Sara.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">L'incontro si è aperto con un'introduzione che ha motivato la scelta del nuovo percorso. Tenendo presente la
situazione socio-culturale nella quale ci troviamo a vivere, in gran parte scristianizzata e non più permeata dai valori evangelici, il
cammino di catechesi che viene oggi seguito nella nostra diocesi, riadattando
l’itinerario catecumenale che veniva proposto ai neofiti ai tempi della Chiesa
apostolica, prevede alcune novità: non prepara ai Sacramenti (che rimangono una tappa importante del percorso), ma si pone come obiettivo la formazione di
cristiani convinti, entusiasti
e capaci di testimoniare la propria fede; coinvolge nel cammino formativo dei ragazzi anche i genitori, per ricreare, almeno
in famiglia, un clima favorevole alla comprensione e alla traduzione in pratica
dei valori cristiani. Inoltre ogni incontro, non più finalizzato alla semplice trasmissione di conoscenze, ma piuttosto strutturato perchè aiuti ragazzi ed adulti a fare un'esperienza di vita cristiana, viene strutturato secondo la dinamica del laboratorio: un'animazione iniziale vuole far emergere l'esperienza dei presenti rispetto all'argomento proposto oppure far fare un'esperienza che guidi ai contenuti che si vogliono trasmettere; un successivo approfondimento chiarisce in modo breve e puntuale l'annuncio cristiano rispetto al tema; domande e lavori di gruppo dovrebbero favorire la riappropriazione di quanto comunicato.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Il nuovo percorso, strutturato in otto anni, conosce nuove tappe e contenuti, che vengono illustrati nello schema seguente:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxUek3kTj_EHzZysztKkB10oyTl4X1GBOF93OY6PzsQxRcQbtGqlR4EutnDYHpS2QoLEVWdM6Kterk4u9KSRujnd6n0AuN1h67FZVR9bP23msAOpWAGqQ1JOSDSfDI4aqXp99rlFfPTtU/s1600/Diapositiva7.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxUek3kTj_EHzZysztKkB10oyTl4X1GBOF93OY6PzsQxRcQbtGqlR4EutnDYHpS2QoLEVWdM6Kterk4u9KSRujnd6n0AuN1h67FZVR9bP23msAOpWAGqQ1JOSDSfDI4aqXp99rlFfPTtU/s400/Diapositiva7.PNG" width="400" /></span></a></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Nella seconda parte dell'incontro si è riflettuto sulle speranze e i timori che abiato nel cuore dei genitori all'inizio di questo itinerario, partendo dalla visione di un filmato e dall'ascolto di una canzone preparati dalla coppia animatrice:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/swj6Q28GHWo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">La maggior parte dei genitori ha indicato nell'acquisire la capacità di amare veramente la principale speranza relativa alla futuro dei figli, nel crescere senza valori il più grande timore. Da parte di tutti è emersa una forte richiesta di aiuto per riuscire al meglio nella propria opera educativa, difficile da portare avanti in un mondo che spesso propone esempi e modelli tutt'altro che positivi.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Chi meglio di Gesù può insegnare ad amare e quindi sostenere l'opera di educazione all'amore delle nostre famiglie e delle nostre comunità? Dove è possibile trovare l'aiuto desiderato se non nella comunità cristiana, famiglia nella quale la fraternità e la regola e il farsi carico dei bisogni degli altri l'unica legge? Non si è quindi potuto concludere altro che questo cammino che abbiamo inziato è davvero la risposta di cui abbiamo bisogno per realizzare le nostre speranze e vincere i nostri timori.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Nel frattempo, i bambini, nel saloncino sottochiesa, hanno imparato i nomi di tutti attraverso un gioco di conoscenza e hanno costruito un piccolo fagotto che gli servirà per affrontare il viaggio appena iniziato. Dopo aver conquistato delle orme che rappresentano i passi che si dovranno muovere insieme, hanno costruito il cartellone dei gruppi e si sono scambiati le proprie impronte, per significare che in questo percorso nessuno è da solo e tutti si devono fare compagni di viaggio degli altri.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo concluso con una breve riflessione di Enzo Bianchi e una preghiera:</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Finiamo allora per pensare l'ospitalità soltanto come
indirizzata a quanti noi invitiamo: ma l'invitato non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è un ospite, né le attenzioni usate
verso di lui sono ospitalità...</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit;">L'altro, il vero altro, infatti, non è colui che scegliamo
di invitare in casa nostra - forse anche con il retropensiero di essere poi a
nostra volta invitati (cf. Lc 14,12-14) - bensì colui che emerge, non scelto,
davanti a noi: è colui che giunge a noi portato semplicemente dall'accadere
degli eventi e dalla trama intessuta dal nostro vivere, perché «l'ospitalità è
crocevia di cammini».<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: inherit;">
Enzo Bianchi (Il Sole 24 ore, 23 maggio 2010)<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Signore, ti prego per mio figlio.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E’ nato nuovo come una pagina bianca.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
Nessuno vi scarabocchi sopra: non i compagni, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
non la scuola, non la televisione… <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E’ nato originale, unico, irripetibile: <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
conservi sempre la sua mente per pensare, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
il suo cuore per amare.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E’ nato pieno di voglia di vivere: <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
mai perda la grinta per vivere con passione <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
e non abbia paura della fatica <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
per realizzare i suoi sogni<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E’ nato aperto a Te: <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
nessuno gli sbarri la strada, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
nessuno gli rubi la bussola.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E’ nato prezioso: <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
perché più figlio Tuo che nostro.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
Custodiscilo, Signore, e amalo come sai fare Tu, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
Padre Nostro che sei nei cieli <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
e in terra vivi nel cuore di ogni bimbo che al mondo doni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
Non è sempre facile essere genitori: <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
e allora Signore, vieni ad abitare anche nei nostri cuori, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
nelle nostre case e aiutaci ad indicare ai nostri figli <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
il cammino della vera vita.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
E se un giorno tutti i nostri sforzi appariranno vani <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
e le preghiere senza eco, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
allora, Signore, finché sorgerà un mattino <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
e noi avremo un soffio di vita, <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
donaci di amarli e di credere ancora <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">
che possano essere migliori di noi.</span></div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-1563289059460635962012-12-03T12:04:00.003+01:002012-12-03T17:31:48.855+01:00II incontro del III anno: Abramo... e noi?<span style="font-family: inherit;">L'obiettivo di questo nostro secondo incontro era quello di rispolverare la nostra memoria, ricordando quello che la Bibbia racconta della vicenda di Abramo, cercando poi di attualizzare la sua figura e di capire meglio cosa può insegnare a noi oggi la sua vicenda.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo letto alcuni passi della Genesi, intervallandoli con due spezzoni di uno spettacolo teatrale che racconta la storia del patriarca..</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Terach aveva
settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.</span><a href="http://www.blogger.com/null" name="VER_27"></a><span style="font-family: inherit;"> Abram e
Nacor presero moglie; la moglie di Abram si chiamava Sarài </span><a href="http://www.blogger.com/null" name="VER_30"><span style="font-family: inherit;">. </span></a><span style="font-family: inherit;">Sarài
era sterile e non aveva figli. Il Signore disse ad Abram:<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: inherit;">"Vattene
dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra
che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò
grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione.</span><a href="http://www.blogger.com/null" name="VER_3"></a><span style="font-family: inherit;"> </span><a href="http://www.bibbiaedu.it/pls/labibbia_new/gestbibbia09.Ricerca?Libro=Genesi&Capitolo=12"></a><span style="font-family: inherit;">Benedirò coloro che ti benediranno e
coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le
famiglie della terra".<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Allora Abram
partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva
settantacinque anni quando lasciò Carran. Arrivarono nella terra di Canaan e
Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè. Il
Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io darò questa
terra".<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/ZaEDnwKW3Gk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: inherit;"></span></o:p> </div>
<span style="font-family: inherit;">Dopo tali fatti, fu rivolta ad
Abram, in visione, questa parola del Signore: "Non temere, Abram. Io sono
il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande". Rispose Abram:
"Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della
mia casa è Elièzer di Damasco". Soggiunse Abram: "Ecco, a me non hai
dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede". Ed ecco, gli fu
rivolta questa parola dal Signore: "Non sarà costui il tuo erede, ma uno
nato da te sarà il tuo erede". Poi lo condusse fuori e gli disse:
"Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle"; e
soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza". </span><a href="http://www.bibbiaedu.it/pls/labibbia_new/gestbibbia09.Ricerca?Libro=Genesi&Capitolo=15"></a><span style="font-family: inherit;">Egli credette al Signore, che glielo
accreditò come giustizia.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/waa-C0HZDYY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">Questi spunti ci hanno permesso di evidenziare alcune delle caratteristiche fondamentali di Abramo e di farci, di conseguenza, alcune domande. Nei lavori di gruppo abbiamo cercato di individuare alcune possibili risposte...</span><br />
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<span style="font-family: inherit;">
Abramo si fida di Dio e della sua promessa senza avere
alcuna garanzia o riscontro immediato. Solo dopo un lungo cammino ha scoperto
che la sua fiducia era stata ben riposta. Questa è l’essenza della fede: dare
credito a Dio, fidandosi del suo amore, per poter vedere il compimento delle
sue parole.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: red;">Cosa ci impedisce di vivere pienamente la fede?</span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Cosa ci rende difficile il fidarci totalmente di Dio?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Usando Agar per avere un figlio, Sara ed Abramo cercano una
scorciatoia perché si possa sbloccare una situazione che orami sembrava
irrisolvibile, nonostante la promessa di Dio. Ma Dio interviene per ribadire,
senza mezzi termini, il suo progetto. </span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">
<span style="color: red;">Quali sono le facili soluzioni che a volte
ricerchiamo per risolvere in maniera sbrigativa i problemi che incontriamo in
famiglia, sul lavoro, nella vita quotidiana? Sono efficaci?</span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Dio che
cosa si aspetta da noi?</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Dio promette, ma non esenta Abramo dal fare la sua parte
perché quelle promesse si possano realizzare.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Quali promesse Dio ha fatto a noi, ai nostri
figli, alla nostra famiglia?</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Cosa dobbiamo e possiamo fare noi per aiutarne il
compimento?</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Dio chiede ad Abramo di sacrificare Isacco. La fede non
esenta dalle difficoltà e dalle prove, ma dà la forza per affrontarle con
determinazione e senza mai perdere la speranza.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Nella vita abbiamo mai incontrato situazioni
difficili che ci hanno messo alla prova?</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: red; font-family: inherit;">Come è cambiata la nostra fede in quei
momenti?</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: right; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">L'incontro si è concluso con la preghiera di Michel Quoist "Aiutami a dire sì" e con il canto "Esci dalla tua terra".</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: center; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">
Ho paura di dire di sì, o Signore.<br />
Dove mi condurrai?<br />
Ho paura di avventurarmi,<br />
ho paura di firmare in bianco,<br />
ho paura del sì che reclama altri sì.<br />
<br />
Eppure non sono in pace.<br />
Mi insegui, o Signore, sei in agguato da ogni parte.<br />
Cerco il rumore perché temo di sentirti,<br />
ma ti infiltri in un silenzio.<br />
Fuggo dalla via perché ti ho intravisto,<br />
ma mi attendi quando giungo in fondo alla strada.<br />
Dove mi potrei nascondere? Ovunque t'incontro:<br />
non è dunque possibile sfuggirti!<br />
<br />
O Signore, ho paura della tua esigenza,<br />
ma chi ti può resistere?<br />
Affinché venga il tuo regno e non il mio,<br />
affinché sia fatta la tua volontà e non la mia,<br />
aiutami a dire di sì.</span></div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-23390632696474986382012-11-20T12:53:00.002+01:002012-11-23T08:41:31.758+01:00II incontro del VII anno: L'inno alla caritàIl secondo incontro di questo anno si è tenuto dopo la celebrazione della conosegna del Padre nostro durante la Messa delle ore 10.00 nella nostra comunità parrocchiale e si è concluso con il pranzo insieme in oratorio.<br />
Durante l'incontro, Gianluca Galimberti ci ha proposto una interessante riflessione sull'inno alla carità di San Paolo che è possibile riascoltare grazie al video che abbiamo realizzato e che postiamo qui sotto.<br />
<div style="text-align: left;">
Per rivedere l'intervento, clicca sul link qui sotto.</div>
<div style="text-align: left;">
Buona visione!</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://vimeo.com/54112119" target="_blank">VIDEO: Intervento di Gianluca Galimberti</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-30965828264046984072012-10-29T13:11:00.001+01:002012-10-29T13:39:42.361+01:00I incontro del IV anno: La preghiera cristiana<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Nel
primo incontro di questo terzo anno, dopo aver ricordato il percorso finora
compiuto e aver puntualizzato nuovamente le novità che sono state introdotte nel
cammino dell'Iniziazione Cristiana nella nostra parrocchia, si è parlato della
preghiera cristiana, cercando di comprenderne meglio il significato e il valore.</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Il tema è stato lanciato con un breve video che riportava alcune definizioni di "preghiera", formulate da alcuni grandi santi del passato:</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://2.gvt0.com/vi/HMM4_7-cUEY/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/HMM4_7-cUEY&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/HMM4_7-cUEY&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">A seguire, ai genitori presenti è stato chiesto di indicare quale è il luogo o il momento nel quale risulta loro più facile pregare, spiegandone anche il motivo.</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">Da queste suggestioni si è partiti per compiere poi un breve percorso sul tema, guidati dalla Parola di Dio... di seguito un breve riassunto di quanto scoperto:</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;">
</span><span style="font-family: inherit;"><em>Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito,
uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come
anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro:
"Quando pregate, dite: Padre… (Luca 11, 1-2)</em>
<b>La preghiera cristiana è dialogo, comunicazione, stare con Dio. </b>Tutto
questo è possibile solo perché Dio per primo desidera dialogare, comunicare
intrattenersi con ciascuno dei suoi figli.<br />
<br />
<em>Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il
Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà. (Matteo 6, 6) </em>
Si può pregare camminando, lavorando, guidando, giocando, studiando… ma per
imparare a pregare in profondità <b>occorre fermarsi in un luogo deserto e fare
silenzio. Non si tratta di un <i>deserto</i> esteriore, ma <i>interiore</i>. </b>Occorre
scendere nelle profondità di se stessi e mettersi a nudo davanti a Dio <br />
<br />
<em>Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a
forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali
cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. (Matteo 6, 7-8) </em>
<b>La preghiera non serve ad istruire Dio</b>, facendogli conoscere le
situazioni e suggerendogli le soluzioni che riteniamo migliori. Dio sa già
tutto ed ha un progetto preciso da realizzare per la nostra vita e per il
mondo. <b>La preghiera “serve” ad ottenere la luce per comprendere la volontà
di Dio e la forza necessaria per poterla compiere</b>, fidandosi di lui.<br />
<br />
<em>Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi
al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me
peccatore". (Luca 18, 13) </em>
<b>Nessuno è degno di pregare e di entrare in intimità con Dio</b>, ma è Lui
che desidera entrare in intimità con ciascuno di noi, ci ha creati proprio per
questo: perché diventiamo suoi amici. Lui sa anche benissimo che non ne siamo
capaci e allora ci fa capaci Lui!<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Neanche il peccato grave impedisce questa intimità perché il Suo Amore è
più forte, nessuna miseria può vincere la Sua misericordia. <br />
<br />
<em>Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi
mai… (Luca 18, 1)</em> <br />
Quello che Dio ci chiede non è di pregare tre volte al giorno, o cinque, o
dieci, o cento… <b>Dio vuole che tutta la nostra vita diventi preghiera</b>,
perché vuole che sia ininterrotto il nostro dialogo con lui. Ogni cosa che
facciamo, se la facciamo con il desiderio di servire Dio e di portare gioia ai
fratelli, è preghiera alla stessa maniera di un'ora di adorazione o di un
rosario ben detto. <br />
<br />
<em>In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo
per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché
dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro".
(Matteo 18, 19-20)</em>
<b>Il dialogo con Dio è personale ed intimo, ma deve anche esprimersi in forma
comunitaria</b>: in comunità si prega gli uni per gli altri, si condividono
progetti e difficoltà, ci sia aiuta nel comprendere la volontà di Dio, si
collabora per realizzarla, ci si corregge a vicenda quando si commettono
errori, si vive concretamente quell’amore che è il cuore del messaggio
cristiano. <br />
<br />
<em>La Bibbia contiene un intero libro composto da preghiere, il libro dei Salmi… </em>
La tradizione della Chiesa, i santi ci hanno trasmesso delle preghiere
bellissime e commoventi… <br />
<b>Le preghiere che abbiamo imparato</b> a memoria, le preghiere scritte da
altri fratelli o sorelle che ci hanno preceduto nell'avventura della fede, <b>possono
sicuramente aiutarci ad entrare nel clima giusto per pregare, ma non sono
assolutamente sufficienti </b>se esauriscono completamente il tempo del nostro
rapporto con Dio: ciò che conta è arrivare ad un dialogo intimo e personale con
Dio.</span></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Ci siamo poi confrontati su quanto emerso nell'approfondimento, prima in gruppo e poi tutti insieme, cercando di capire come vivere, personalmente e in famiglia, quanto suggerisce il Vangelo. Tutti i presenti concordavano nell'affermare che la cosa più difficile è riuscire a proporre momenti comunitari di preghiera in famiglia, anche se è unanime la valutazione positiva di questa esperienza.</span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><br />
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Abbiamo quindi concluso l'incontro con un breve momento di preghiera e il canto "L'unico Maestro".</span>don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-22440542855641222892012-10-29T12:49:00.004+01:002012-10-29T13:13:45.087+01:00I incontro del VII anno: L'inno alla carità di San Paolo<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">In preparazione alla consegna dell'Inno alla Carità, in
questo primo incontro dell'anno abbiamo iniziato a riflettere su questo
importantissimo testo che San Paolo ha consegnato alla Chiesa di tutti i tempi
come irrinunciabile punto di riferimento.<br />
Dopo aver ascoltato la canzone "Se non ami" di Nek,</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/sQ4zmYdemz8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">c</span></span><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">i siamo
inoltrati nella lettura e in una breve analisi del testo e del suo contesto,
arrivando ad evidenziare quanto di seguito riportato.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Paolo era approdato a Corinto attorno al 51, durante il suo secondo viaggio
missionario, e vi era rimasto a lungo con varie vicende. La città era un
importante centro commerciale, dove si incrociavano esperienze culturali,
sociali e religiose differenti, ma in essa prosperavano anche la corruzione e
la degenerazione morale. La stessa comunità cristiana aveva probabilmente
respirato quest'atmosfera e ben presto si era rivelata divisa, segnata da crisi
etiche, da problemi teologici e pastorali. Paolo apprende notizie poco
confortanti da alcuni inviati da Corinto mentre si trova ad Efeso. Siamo
attorno all'anno 55. Decide allora di scrivere una lunga lettera che affronti
puntigliosamente le questioni più scottanti a lui segnalate. <br />
</span></span><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Nei capitoli dal 11 al 13 l'attenzione alla vita liturgica della comunità e
alle sue possibili degenerazioni ai allarga in una splendida pagina sulla
struttura interiore e profonda della Chiesa, concepita come corpo di Cristo,
molteplice nelle sue membra e qualità ("carismi"), ma unita
nell'amore (agape). E' in questo contesto che si colloca l'inno alla carità,
sul quale vogliamo fermare la nostra attenzione.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità,
sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.<br />
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi
tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma
non avessi la carità, non sarei nulla.<br />
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per
averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non
si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse,
non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma
si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto
sopporta.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue
cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e
in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello
che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da
bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da
bambino.<br />
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo
faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò
perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre
cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Nella prima parte dell'inno si riprendono i carismi che erano stati elencati
nel precedente capitolo 12, come facenti parte dei doni che Dio concede agli
uomini per costruire insieme la Chiesa, mettendoli in correlazione con la
carità, con l'agape, con l'amore inteso alla maniera di Gesù Cristo. Il
messaggio è chiaro ed evidente: anche i carismi più belli e importanti, anche
le doti migliori che l'uomo riceve in dono dal suo Creatore possono essere
investiti bene o male, per esaltare se stessi o per servire Dio e i fratelli:
nel primo caso, quei doni non servono a nulla se l'obiettivo che l'uomo si pone
non è quello di entrare nel Regno di Dio, di vivere un'esperienza di vera
fraternità, di realizzare il progetto che Dio ha su di lui; nel secondo caso,
se l'amore autentico è il motore che ci spingi a fare ogni cosa, mettendo a
frutto i talenti che abbiamo ricevuto, allora tutto serve a farci avanzare sul
cammino della santità.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Nella seconda parte dell'inno, vengono evidenziate le caratteristiche
dell'"amore secondo Gesù Cristo", che deve essere l'anima di ogni pensiero,
azione e scelta dell'uomo. Utilizzando il termine "carità", Paolo
descrive il modo di agire di Dio (al termine "carità" si può
sostituire la parola "Dio" e si otterrebbe una perfetta descrizione
dell'immagine di Dio, così come emerge dalle pagine dell'Antico Testamento), il
modo di agire di Gesù Cristo (al termine "carità" si può sostituire
il nome "Gesù" e si otterrebbe una sua perfetta descrizione, così
come emerge dalle pagine del Nuovo Testamento) e, di conseguenza, il modo di
agire che il cristiano dovrebbe cercare di far sempre più suo.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Nella terza parte dell'inno, Paolo apre uno squarcio sul Paradiso, pieno
compimento del Regno di Dio, dove l'amore, inteso nel modo che ha appena
descritto, sarà la regola di vita che tutti seguono. Quando "vedremo Dio
faccia a faccia", non ci saranno più ministeri, non ci saranno più
carismi, non ci saranno più ruoli e compiti. La stessa fede e la stessa
speranza, indispensabili in questa vita, cesseranno e non saranno più
necessarie (non si può aver fede in ciò che già si vede né speranza in ciò che
già si possiede!). Resterà solamente la carità, unico respiro in cui tutti
vivranno e si muoveranno.<br />
Vivere nella carità, con l'aiuto di Dio che si ottiene mediante la fede in lui
e sostenuti dalla speranza che esplode dalla resurrezione di Cristo, è la
condizione indispensabile per essere accolti nel Regno della Carità alla fine
dei tempi. Vivere nella carità è l'unica scelta che l'uomo può fare per
anticipare già in questo mondo, seppur in modo imperfetto, ciò che possiederà
in pienezza nell'altro, instaurando rapporti di fraternità e di solidarietà, di
giustizia e di pace con tutti i fratelli che condividono con lui l'avventura
della vita.<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Ci siamo quindi fatti alcune domande, per cercare di rendere il più possibile
concreto il discorso fatto:<br />
1. Quali ragioni, oltre all'amore senza misura, possono portare a compiere
azioni eroiche?<br />
2. Siamo capaci di amare come Paolo descrive nella seconda parte dell'inno?
Quale dimensione dell'amore cristiano fatichiamo di più a vivere?<br />
3. Siamo davvero preoccupati di imparare ad amare? Quanto tempo dedichiamo a
questo "apprendistato"?<br />
Soprattutto in riferimento all'ultima domanda, è emersa un'interessante
discussione su quanto tempo spendiamo per educare i nostri figli all'amore...
ci preoccupiamo molto di spingerli alla competizione, a dare il meglio di se
per primeggiare... mai o quasi mai ricordiamo loro che solo se impareranno
davvero ad amare potranno essere davvero felici...<br />
</span></span><br />
<span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: inherit;">Abbiamo quindi concluso con un breve momento di preghiera, chiedendo al Signore
di insegnarci ad amare:<br />
Signore, insegnaci ad amare.<br />
C'è qualcosa che chiamiamo amore,<br />
ma, tu sai che è meschino e avaro;<br />
è solo un egoismo raffinato.<br />
Non ci doniamo.<br />
Rivendichiamo soltanto,<br />
come un esattore di imposte.<br />
Per questo, Signore, ti cerchiamo invano.<br />
Tu non vivi in questa oscurità,<br />
perché tu sei l'amore.<br />
Tuttavia, sei così buono, che,<br />
nonostante tutto, ci parli.<br />
Il tuo amore è più forte della nostra corazza di buio,<br />
così vediamo brillare la tua luce.<br />
Gesù Cristo, insegnaci ad amare;<br />
ogni volta di più, ogni giorno più disinteressatamente.<br />
Non perché sentiamo bisogno d'affetto,<br />
ma perché gli altri hanno bisogno d'amore.</span></span>don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-69132541958457446052012-10-27T13:31:00.001+02:002012-10-27T13:33:58.095+02:00I incontro del III anno: La storia della Salvezza<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Nel primo incontro di questo terzo anno, dopo aver ricordato il percorso finora compiuto e aver puntualizzato nuovamente le novità che sono state introdotte nel cammino dell'Iniziazione Cristiana nella nostra parrocchia, si è parlato della Storia della Salvezza, cercando di chiarire il significato di questa espressione, spesso usata e forse poco compresa.</span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Il tema è stato lanciato chiedendo ai genitori presente di rappresentare su un foglietto il modo con cui veniva immaginata la relazione
tra Dio e l’uomo. Ne sono usciti disegni molto interessanti, che hanno permesso di addendrarsi in maniera più che singificativa nella discussione.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Per approfondire il tema, si sono lette le definizioni date dal vocabolario alle due parole che compongono l'espressione "Storia della Salvezza":</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: red;"><strong>STORIA:</strong></span> Narrazione sistematica dei fatti memorabili della
collettività umana, fatta in base a un metodo d’indagine critica.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><strong><span style="color: red;">SALVEZZA:</span></strong> Condizione di salvo</span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Salvo = che è scampato a un pericolo, anche grave, senza
riportarne alcun danno</span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">
</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Questo ci ha permesso di concludere che quando si parla di Storia della Salvezza, in ambito cristiano, si intende il racconto di tutti gli interventi che Dio ha compiuto nella storia per salvare l'uomo dal male e portarlo a realizzare il fine per il quale è stato creato: la felicità eterna.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"></span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Questa storia ha tre diverse connotazioni temporali:</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: blue;"><strong>PASSATO:</strong></span> </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La narrazione biblica; </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La storia della Chiesa; </span><span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La vita dei santi</span></span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: blue;"><strong>PRESENTE:</strong></span> <span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">La storia di amore che Dio realizza per noi e con noi al
fine di rendere bella e piena di gioia la nostra vita</span></span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="color: blue;"><strong>FUTURO:</strong></span> <span style="color: black; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">L’eternità beata nel Regno dei cieli</span></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"></span><br /></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Per concretizzare la riflessione fatta e calarla nel concreto della vita personale e famigliare di ciascuno, abbiamo certato di rispondere insieme alle seguenti domande:</span></div>
<ul><span style="font-family: inherit;">
</span>
<li><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Conosco la storia che Dio ha scritto nel corso dei secoli passati, dalla creazione del mondo fino ad oggi, scegliendo prima il popolo ebreo e poi la Chiesa come principali destinatari dei suoi messaggi e dei suoi interventi salvifici?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span></li>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<li><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">So cogliere quello che Dio continua ad operare nella mia storia personale e famigliare per condurmi ad una vita piena e felice? Saprei raccontare qualche fatto che mi testimonia la vicinanza di Dio e il suo interesse per la mia vita?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span></li>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<li><div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="color: black; font-family: inherit; language: it; mso-ascii-font-family: Constantia; mso-bidi-font-family: +mn-cs; mso-color-index: 1; mso-fareast-font-family: +mn-ea; mso-font-kerning: 12.0pt;">Credo che Dio guida la storia verso il pieno compimento del suo Regno e che il bene ha sempre la meglio sul male, la vita sulla morte? Come questa fede segna la mia vita di tutti i giorni?</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span></li>
<span style="font-family: inherit;">
</span></ul>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo qundi concluso con un breve momento di preghiera, nel quale abbiamo riascoltato questo bellissimo racconto aiutati dal seguente video:</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/YOV2O-KInzQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo quindi chiesto al Signore di renderci sempre più capaci di non dimenticare che la storia nella quale siamo inseriti è fa parte del suo progetto di salvezza e che dobbiamo collaborare con i suoi progetti per poter godere la sua gioia in questo mondo e nell'altro.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;">Ci siamo quindi salutati, dandoci appuntamento a domenica 21 ottobre, giorno in cui, alla Messa delle 10.00, verrà consegnato ai ragazzi e alle loro famiglie il Credo, testo che in quest'anno verrà approfondito nel tentativo di comprenderlo sempre meglio per poi imparare a viverlo.</span></div>
<div style="direction: ltr; language: it; margin-bottom: 0pt; margin-left: 0in; margin-top: 0pt; mso-line-break-override: none; punctuation-wrap: hanging; tab-stops: left 204.25pt; text-align: left; unicode-bidi: embed; word-break: normal;">
<span style="font-family: inherit;"></span><br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-497298188243803492012-08-04T19:19:00.005+02:002012-11-20T08:47:29.056+01:00PRE-SCUOLA IN ORATORIO<span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">Anche quest’anno la parrocchia offre a tutti i ragazzi delle elementari e delle medie la possibilità di ritrovarsi in oratorio per ultimare i compiti delle vacanze, aiutati da amici più grandi.<o:p></o:p></span><br />
<span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">Il pre-scuola </span><span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; font-weight: bold; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">avrà inizio il 27 agosto e terminerà il 7 settembre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30</span><span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">. Già dalle 7.30, come durante il tempo del Gr.Est., qualche adulto sarà in oratorio per accogliere i ragazzi.<o:p></o:p></span><br />
<span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">Non mancheranno tempi e momenti per il gioco e il divertimento.<o:p></o:p></span><br />
<span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">Chi volesse partecipare, compili il modulo sottostante e lo riconsegni al bar dell’oratorio entro il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>26 agosto 2012.<o:p></o:p></span><br />
<span lang="it" style="font-family: Teen; font-size: 11pt; language: it; line-height: 125%; mso-ansi-language: it; mso-ascii-font-family: Teen; mso-currency-font-family: Teen; mso-default-font-family: Teen; mso-latin-font-family: Teen; mso-latinext-font-family: Teen;">La quota di iscrizione è di € 10,00 per entrambe le settimane.</span><br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ejHAl7bRWlH0YyMGF1OE8eoEH5jnefCMYgWhbaAQcUSIFWBpl8LSpVAqUn5Y784SyO_IUQz7KIrLCBwvO97sh3yDbF0hN2d2zUsVAhxVhYqFmFLbcjFPK-8VcS5WKMlwPkT0hsXncxQ/s1600/prescuola+-+locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ejHAl7bRWlH0YyMGF1OE8eoEH5jnefCMYgWhbaAQcUSIFWBpl8LSpVAqUn5Y784SyO_IUQz7KIrLCBwvO97sh3yDbF0hN2d2zUsVAhxVhYqFmFLbcjFPK-8VcS5WKMlwPkT0hsXncxQ/s640/prescuola+-+locandina.jpg" style="cursor: move;" unselectable="on" width="452" /></a><br />
<br />
<img height="96" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ejHAl7bRWlH0YyMGF1OE8eoEH5jnefCMYgWhbaAQcUSIFWBpl8LSpVAqUn5Y784SyO_IUQz7KIrLCBwvO97sh3yDbF0hN2d2zUsVAhxVhYqFmFLbcjFPK-8VcS5WKMlwPkT0hsXncxQ/s640/prescuola+-+locandina.jpg" style="filter: alpha(opacity=30); left: 419px; opacity: 0.3; position: absolute; top: 605px;" width="67" />don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-74447270083033446912012-05-19T10:24:00.000+02:002012-05-23T08:31:57.384+02:00<h2>
ORATORIO IN FESTA 2012</h2>
<br />
Sta per iniziare la festa dell'oratorio, durante la quale verranno proposte diverse iniziative di tipo spirituale, culturale, sportivo per permettere a tutta la comunità di vivere questo ambiente che vorrebbe sempre più diventare lo spazio dove tutti si sentono a casa propria e possono mettere al servizio degli altri le proprie competenze e le proprie capacità, contribuendo così a creare quella società basata sulla solidarietà, sulla giustizia, sul rispetto e sulla solidarietà che tutti noi desideriamo e sognamo e che insieme, animati dalla nostra fede cristiana, possiamo realmente costuire.<br />
<br />
Qui di seguito il programma...<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimKi3qfSszJcg199SZsawvchf3clnzKrnjZGHWPvYCwv-Fr4WjdYh-NB6XaOUEPA1T15BjCdnY7iTT-KXABuY1dfXdsYn5y8__BV4hWp5uXVFxMgn8TJB43DwetMhbbd-w6YUYS21o9QI/s1600/festa+oratorio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimKi3qfSszJcg199SZsawvchf3clnzKrnjZGHWPvYCwv-Fr4WjdYh-NB6XaOUEPA1T15BjCdnY7iTT-KXABuY1dfXdsYn5y8__BV4hWp5uXVFxMgn8TJB43DwetMhbbd-w6YUYS21o9QI/s1600/festa+oratorio.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Vi aspettiamo numerosi!!!don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-31299722401790362972012-05-05T17:43:00.000+02:002012-05-05T23:08:59.275+02:00Diario di Bordo - IV Incontro<div style="text-align: center;">
<b>LA FIDUCIA INTERPERSONALE COME BASE DELL'INCONTRO TRA LE PERSONE E COME FONDAMENTO DELLA CONVIVENZA UMANA.</b></div>
<br />
Dopo aver visto insieme ai bambini uno spezzone de L'era glaciale, abbiamo iniziato l'incontro esprimendo, a mo' di brainstorming, il nostro parere riguardo il proverbio:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”</b></div>
<br />
Chiedendoci se fosse più vero che chi fa da se fa per tre oppure che l'unione fa la forza, è emersa subito la convinzione che non fidarsi degli altri rinunciare alla ricchezza di rapporti e possibilità che la fiducia reciproca comporta, sia limitante. Certo, ci si espone al rischio della “fregatura”, e alcune, anche dolorose, ne sono state portate come esempio, ma l'importante, è stato detto, è non fermarsi alla fregatura”, ma da essa imparare per poter proseguire più forti e accorti di prima, senza per questo chiudersi nella sfiducia e nella solitudine.<br />
<br />
Per qualcuno non c'è una risposta in assoluto circa il dilemma se sia meglio fidarsi o non fidarsi, ma c'è una gradazione del fidarsi: se in ambito professionale può essere abbastanza facile fidarsi nei rapporti interpersonali, già quando si mettono in gioco i sentimenti l'asticella della fiducia si alza, se poi si parla della tutela dei figli l'aprirsi alla fiducia negli altri diventa, per qualcuno veramente scelta ponderata e faticosa.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfXLYciTe3Iyiw__ENuQyCKxwhkhXjsttYHAtgUwrnT9fzRbM9Ti_6AQEne5SAwFsIk-5g96XMzariyMTlIC7wCvs2HH-18EHE9WHGaDNzjhkAtHtD8pTko8rwkzHKRUG8GEDvHbwbo34/s1600/IMG_1116.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfXLYciTe3Iyiw__ENuQyCKxwhkhXjsttYHAtgUwrnT9fzRbM9Ti_6AQEne5SAwFsIk-5g96XMzariyMTlIC7wCvs2HH-18EHE9WHGaDNzjhkAtHtD8pTko8rwkzHKRUG8GEDvHbwbo34/s400/IMG_1116.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Un papà ha sottolineato come sia importante l'atteggiamento con cui noi ci rapportiamo agli altri. Un incontro non è mai tale senza l'umiltà, senza un mio approcciarmi all'altro senza un giudizio precostituito, senza aspettarmi niente in cambio, ma consegnando all'interlocutore il mio io, aprendomi per primo ad un rapporto che generi una risposta di altrettanta apertura nell'altro. In un'epoca di contatti sempre più numerosi ma sempre più mediatici e mediati si sta perdendo il portato di rischio ma anche di ricchezza e di presa in carico dell'altro, che solo il rapporto interpersonale e di fiducia comporta.<br />
<br />
Posto che la fede che poniamo l'uno nell'altro è immagine e premessa della fede che riusciremo a porre in Dio, una mamma ha ricordato quello che Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate dunque avveduti come lo sono i serpenti ma limpidi e chiari come colombe”. L'esortazione equivale, per i cristiani, a fidarsi degli altri, ma con intelligenza, soprattutto in un'epoca, la nostra, dove non ci si prende il tempo per attendere il maturare della fiducia reciproca, ma si vorrebbe tutto e subito anche nel campo delle relazioni interpersonali, rischiando la delusione cocente che colpisce quando un'attesa troppo alta e soprattutto troppo superficiale, viene disattesa.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmVl1ApIc0e1QlaiEiZMJcidRrcvAnvkOL4sBfGvieBhWLzIDst1SO598qsKpqm0VukEtg8YL9L1zqbJgAFXN-8qAgd3BSdtbbvSLiA6hN-2z_lFfB27sgqy_m76BPiHTW6psMUuY_cOU/s1600/cose-che-nessuno-sa-600x935.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmVl1ApIc0e1QlaiEiZMJcidRrcvAnvkOL4sBfGvieBhWLzIDst1SO598qsKpqm0VukEtg8YL9L1zqbJgAFXN-8qAgd3BSdtbbvSLiA6hN-2z_lFfB27sgqy_m76BPiHTW6psMUuY_cOU/s320/cose-che-nessuno-sa-600x935.jpg" width="205" /></a></div>
A questo punto abbiamo letto un brano tratto dal romanzo “Cose che nessuno sa” di Alessandro D'Avenia, in cui veniva messo in scena un dialogo tra Franky, educatore in una casa famiglia per ragazzi problematici, e Giulio, sedicenne ospite della struttura. Il confronto verbale tra i due chiamava in causa temi vasti e profondi: la fiducia, il dolore e la rabbia che le vicende drammatiche della vita creano in chi le subisce, l'innamoramento come fidarsi dell'altro e a lui affidarsi, la fede in Dio.<br />
<br />
La lettura ci ha dato lo spunto per arricchire le nostre riflessioni precedenti. E' emerso come lo strumento principe per entrare in relazione con gli altri sia la parola, quando essa è verità,non semplice dire qualcosa all'altro ma a lui dirsi, consegnarsi.<br />
<br />
Come tra Giulio e il suo educatore, così il vero incontro, il vero rapporto di fiducia, investe la totalità del nostro essere, ci porta a uscire da noi e acconsentire al rischio di giocarci in una relazione. Il paragone del testo è con l'esperienza dell'innamoramento, come dice Franky al giovane Giulio: quando ti innamorerai “Non saprai neanche tu perchè, ma ti fiderai di qualcuno più di te stesso. Sceglierai consapevolmente di rischiare la fregatura, di perdere”. Così, è stato osservato, è anche nel rapporto con Dio: lo incontriamo in diverse occasioni nella nostra vita, ma dobbiamo scegliere di vederlo, e scegliere consapevolmente il rischio che fede in Lui, così come ci viene chiesto di averla, comporta. Nel momento in cui si sceglie consapevolmente di poter perdere però, è stato osservato, anche la sconfitta non è più tale.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbv9BiXY68bzTPQxSruqJXmGR26RYWZJL44ClhDYfsEB1u3cRlW-vdTeHeAxZhcwD2q8SXUOjhw1Cd7Llv5nH0Fnf14S8CoEId7vqAZ46z1yms9aDhF0N-Bs71FKgWjsFY1unWelOJqjs/s1600/IMG_1125.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbv9BiXY68bzTPQxSruqJXmGR26RYWZJL44ClhDYfsEB1u3cRlW-vdTeHeAxZhcwD2q8SXUOjhw1Cd7Llv5nH0Fnf14S8CoEId7vqAZ46z1yms9aDhF0N-Bs71FKgWjsFY1unWelOJqjs/s400/IMG_1125.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
La fiducia, come atteggiamento naturale per l'uomo dunque, dato che veramente è impossibile vivere non fidandosi di qualcuno e questo a partire dalla nostra stessa venuta al mondo: i bambini devono fidarsi dei propri genitori per poter sopravvivere.<br />
<br />
Ci siamo lasciati portandoci a casa tre domande su cui riflettere:<br />
<br />
<ul>
<li>Hai mai incontrato nella tua vita qualcuno di cui fidarti e a cui affidarti?</li>
<li>In questi incontri importanti, quali fattori personali ti hanno ostacolato nell'aprirti all'altro, quali invece ti hanno facilitato?</li>
<li>Questi incontri ti hanno cambiato? Come?</li>
</ul>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9Y4BFPkmDah1KQGrCkqf73rLIByR0a0rcoLft3jLmCnxZE0rJtBFiAPdiwXrkeGNrsEpm-HwvwvhZATV_IrN0g9yRTD9j-11ePqiM76txigG3wtP-fNdoAx4l2qkWYZO71eHj-HqiyhU/s1600/IMG_1113.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9Y4BFPkmDah1KQGrCkqf73rLIByR0a0rcoLft3jLmCnxZE0rJtBFiAPdiwXrkeGNrsEpm-HwvwvhZATV_IrN0g9yRTD9j-11ePqiM76txigG3wtP-fNdoAx4l2qkWYZO71eHj-HqiyhU/s400/IMG_1113.JPG" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<div>
<br /></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-79105920384497557512012-04-30T00:26:00.000+02:002012-04-30T00:48:14.214+02:00<h2>
don Elio Culpo incontra i genitori della mistagogia</h2>
<br />
Mistagogia … parola antica, ma densa di significato anche per noi oggi!<br />
<br />
Coinvolge tutti i cristiani che si fanno accompagnare dopo la prima evangelizzazione alla scoperta del mistero della Chiesa e in essa del ruolo dei cristiani laici fedeli di Cristo.<br />
<br />
E’ quanto stanno vivendo i gruppi dell’Iniziazione cristiana che hanno già celebrato i sacramenti e per aiutarli in questo sarà con noi don Elio Culpo, biblista animatore del centro di spiritualità Piccola Betania di Bozzolo, località in provincia di Mantova che fa parte della nostra Diocesi.<br />
<br />
Don Elio, o Elio prete come ama firmarsi, incontrando i genitori dei ragazzi del VI e VII anno catechistico, ha tenuto una lectio sabato 28 aprile, alle ore 18.00, presso il nostro oratorio, aperta a tutti quanti amano la Parola di Dio e vogliono approfondirne la conoscenza.<br />
<br />
Condividiamo con tutti coloro che non hanno potuto essere presenti il video di questo bellissimo ed interessantissimo incontro. Buona visione!!!<br />
<br /><a href="http://vimeo.com/41232912" target="_blank">Incontro con don Elio Culpo</a><br />
<br />don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-63040318728548670972012-04-21T23:07:00.001+02:002012-04-21T23:08:11.810+02:00<h2>
ULTIMO INCONTRO DEL SECONDO ANNO: TIRIAMO LE FILA</h2>
<br />
<span style="font-family: inherit;">Siamo arrivati alla fine del percorso di questo anno... In questo incontro abbiamo cercato di riassumere e ricordare tutto quello che in questo anno ci siamo detti...</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Abbiamo iniziato guardando insieme con i bambini una sintesi di un cartone sulla vita di Gesù, che ci ha presentato i momenti più salienti della sua vita e i contenuti più importanti del suo insenamento.</span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Dopo aver salutato i bambini, ci siamo divisi in quattro gruppi. Ad ogni gruppo è stata affidata una delle seguenti parole, che
riassumono lo stile di vita che Gesù suggerisce ai suoi: AMORE,
GRATUITA', RICONOSCERSI CREATURA, UMILTA'. La consegna era di definire,
confrontandosi tra di loro, questi concetti, utilizzando parole semplici,
immaginando per esempio di doverli spiegare ai figli.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Un rappresentate di ogni gruppo ha poi raccontato a tutti quanto
emerso nella discussione. Siamo così riusciti a tratteggiare un identikit
abbastanza completo del discepolo di Gesù. Durante la condivisione abbiamo anche
approfondire ulteriormente quanto già emerso dalla
condivisione.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">
Sono poi state proiettate le seguenti cinque immagini,
che tentano di descrivere in maniera figurata la diversa composizione che
possono assumere nella persone la dimensione umana (figura grigia) e quella
cristiana (quella azzurra). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbeJ0ofbZmImZybfvZaN9URmrLc_CJmV5TtFLSWuDaswz1MH35laPnfAOk6UlXaiIJ8zLerDcjBLfhYY4lsWKIu1Ir1NRh60YYcoa03oFoIbsbA6TEsWZhKezUfolFrleQNR9o0ox8UI/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghbeJ0ofbZmImZybfvZaN9URmrLc_CJmV5TtFLSWuDaswz1MH35laPnfAOk6UlXaiIJ8zLerDcjBLfhYY4lsWKIu1Ir1NRh60YYcoa03oFoIbsbA6TEsWZhKezUfolFrleQNR9o0ox8UI/s200/Immagine1.jpg" width="175" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'INTIMISTA<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">l’intimista vive il suo essere discepolo come esperienza chiusa in se stessa e non ne vede l’intrinseca missionarietà, cioè il valore della propria fede vissuta per la società civile e per la Chiesa </span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMLK50aoMb1AViflxGznee6NvqEDFJD_GIziPz_d_etfmx2AIVvnmWelPJ9LZZxdqWL70WzGBg3k-zn_FrK7IF54vXbyHMq3rpyZmUnso_zuDNKn_ZRfugR7U-wpBarDefHhpzYb_6fjA/s1600/Immagine2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMLK50aoMb1AViflxGznee6NvqEDFJD_GIziPz_d_etfmx2AIVvnmWelPJ9LZZxdqWL70WzGBg3k-zn_FrK7IF54vXbyHMq3rpyZmUnso_zuDNKn_ZRfugR7U-wpBarDefHhpzYb_6fjA/s200/Immagine2.jpg" width="175" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">LO SPIRITUALISTA<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">lo spiritualista non comprende che Dio lo si incontra nella concretezza dei gesti quotidiani e lo cerca in una esperienza mistica, totalmente estranea alla vita concreta</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkQ6m-tH5Vy3N3tZB9CliSJaNAB2gaAOtP6vfb-BrPLvNROoFre6LqQ8batENqTbGfkCfL8eYVvc6h7dYAZ4OgrioHFf987XHrtnaVZ5u2dyRGoRFzqj14PWuGjZ1kLKeQ3Mpv752Ddi0/s1600/Immagine3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkQ6m-tH5Vy3N3tZB9CliSJaNAB2gaAOtP6vfb-BrPLvNROoFre6LqQ8batENqTbGfkCfL8eYVvc6h7dYAZ4OgrioHFf987XHrtnaVZ5u2dyRGoRFzqj14PWuGjZ1kLKeQ3Mpv752Ddi0/s200/Immagine3.jpg" width="176" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">IL LIBERO PENSATORE<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">il libero pensatore crede che la vita è questione che riguarda solamente se stesso e non comprende che si inserisce, invece, in un progetto voluto da Dio </span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR7SXxRVxl8mKdULFENSnQJHZB29Cg4T9EvUTAgnxiSHOoQHWUcejvtsN34QfXGfhPjjHf6Ts93QgN_0EpM652kW5j8jQkiEXhWeKbS38lZMk11D69M7r54DXAPX7M94vg1RiZ95Y3EQQ/s1600/Immagine4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR7SXxRVxl8mKdULFENSnQJHZB29Cg4T9EvUTAgnxiSHOoQHWUcejvtsN34QfXGfhPjjHf6Ts93QgN_0EpM652kW5j8jQkiEXhWeKbS38lZMk11D69M7r54DXAPX7M94vg1RiZ95Y3EQQ/s200/Immagine4.jpg" width="170" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">IL RITUALISTA<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; tab-stops: 79.5pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">il ritualista non coglie la forza trasformante della fede, ed indossa l'abito del discepolo solo quando entra in chiesa, togliendolo immediatamente quando ne esce</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHBgBEAuYY7E0a29fJOPlF2g1CT6juJERx0vxEpUhzCrPH-4myySFWy9i5_KVK7q5phlDxK9AEi6lYpeFgxIjB13MDdCkgRW7Lpwx-Aqtk6jjzwy3LFALnj-Wly-uwMY5Xu1iJ6CjsgpI/s1600/Immagine5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHBgBEAuYY7E0a29fJOPlF2g1CT6juJERx0vxEpUhzCrPH-4myySFWy9i5_KVK7q5phlDxK9AEi6lYpeFgxIjB13MDdCkgRW7Lpwx-Aqtk6jjzwy3LFALnj-Wly-uwMY5Xu1iJ6CjsgpI/s200/Immagine5.jpg" width="177" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">IL BENE INTENZIONATO<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; tab-stops: 79.5pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;">Il ben intenzionato non sa cogliere che nella vita agisce la forza di Dio e crede di poter risolvere con la sola buona volontà ogni difficoltà e </span><span style="font-family: inherit;">ogni crisi, senza ricorrere alla grazia dello Spirito Santo </span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<o:p><span style="font-family: inherit;">Abbiamo capito che il il discepolo del Regno che Gesù è venuto ad iniziare in questo mondo sa perfettamente coniugare in armonia il suo essere uomo e il suo essere cristiano perchè:</span></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- vive la fede come scelta e non per convenzione o per caso;</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- ha compreso e fatto propri i valori proposti da Gesù nel Vangelo;</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- cerca la coerenza tra quello che dice e quello che fa;</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- sa di poter trovare il sostegno del Padre nella preghiera;</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- celebra i Sacramenti come bisogno e non per tradizione o per abitudine;</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<o:p>- cammina insieme agli altri fratelli nella Chiesa, collaborando alla sua costruzione.</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Abbiamo concluso con </span>un breve momento di preghiera, durante
il quale abbiamo chiesto a Dio l'aiuto necessario affinché la fede
possa diventare un tutt'uno con la nostra vita, plasmando e modellando il
nostro modo di pensare, agire ed amare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
L'appuntamento è per sabato 9 giugno, alle ore 19.30 in oratorio, per cenare insieme con tutte le altre famiglie della comunità in occasione della festa dell'oratorio.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
Grazie a tutti e buon cammino!</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>don Diego Pallavicinihttp://www.blogger.com/profile/10763679287585595394noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-27975433658847048362012-02-12T11:01:00.000+01:002012-03-24T17:02:07.535+01:00Diario di Bordo - III Incontro<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvgei5npYa-bLXxrH5f2ZW0Xr_EUAHhuQ1SfN4GlCOIYuE8bvXJRZY335ikltrKlqS4_eAFarzJ01QDZcaRuMIp3EhyphenhyphenKFkKXPzowghmbxvvoBX9ugNmVXtQiiuI9zM6Zqb41rM3iIRq8/s1600/IMG_1004.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvgei5npYa-bLXxrH5f2ZW0Xr_EUAHhuQ1SfN4GlCOIYuE8bvXJRZY335ikltrKlqS4_eAFarzJ01QDZcaRuMIp3EhyphenhyphenKFkKXPzowghmbxvvoBX9ugNmVXtQiiuI9zM6Zqb41rM3iIRq8/s320/IMG_1004.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Equipe al lavoro</td></tr>
</tbody></table>
Abbiamo preso le mosse da alcuni punti comuni emersi dalle considerazioni di tutti i genitori nell'incontro precedente:<br />
<ul>
<li>la convinzione che l’amicizia con Gesù sia un fattore molto importante nell’aiutarci a realizzare le speranze che avevamo esplicitato per i nostri figli, perché ci aiuta a trasmettere loro valori solidi, veri e che possano (almeno è nelle nostre speranze) aiutarli ad essere persone felici, serene con se stesse. </li>
<li>la consapevolezza che il nostro ruolo di genitori nel favorire l'incontro di nostro figlio con Gesù consiste nel trasmettere (attraverso il nostro comportamento in famiglia, con gli amici, con la comunità) un esempio attraverso cui i bambini vedano una testimonianza in atto di fede vissuta. </li>
</ul>
In questo incontro siamo partiti chiedendoci: <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>QUALI SONO I VALORI CHE L’AMICIZIA CON GESÙ CI AIUTA A TRASMETTERE AI NOSTRI FIGLI? </b></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><b>COSA VUOL DIRE EDUCARE ATTRAVERSO L’ESEMPIO?</b> </b></div>
<b>
</b><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFQNX9aMA2EbFznQFtO1ePK4OdzM0aSAmCLBsat-kgJz0I1ZlbaBLSQvXMCxEESNWtLRZMhF2eJ4Kb3ewi1nS1aSHGaP5GYYqXxiAZ5TeyNwcQ0VHFRxHpFcBAS_zpb5xxfTq2xqzvn9Jw/s1600/into-the-wild1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFQNX9aMA2EbFznQFtO1ePK4OdzM0aSAmCLBsat-kgJz0I1ZlbaBLSQvXMCxEESNWtLRZMhF2eJ4Kb3ewi1nS1aSHGaP5GYYqXxiAZ5TeyNwcQ0VHFRxHpFcBAS_zpb5xxfTq2xqzvn9Jw/s320/into-the-wild1.jpg" width="216" /></a>La riflessione è stata introdotta dalla visione di alcune sequenze tratte dal film<b> Into the wild</b> (Sean Penn 2007) che narra il romanzo di formazione di un 17enne americano, Chriss Mc Handless che, in rotta di collisione con i propri genitori, parte per un viaggio che lo condurrà fin nel cuore della natura selvaggia dell’Alaska. Il film racconta la crescita e il cambiamento interiore che gli incontri e le esperienze del viaggio produrranno in Chriss, e l’effetto che la scomparsa del figlio determinerà nei suoi genitori. <br />
<br />
Dalla discussione seuita alla visione del film è stato evidente come la partita si giocasse sul piano dei valori: i valori che i genitori ponevano a fondamento della propria esistenza (successo, prestigio sociale, denaro, autorità, rispettabilità, ecc..) erano in netto contrasto con quelli del figlio, nutrito di letteratura, ecologismo, rifiuto del consumismo, e sospinto dalla strenua ricerca della verità nei rapporti con le persone. Questo ha determinato la frattura tra Chriss e la sua famiglia, la partenza del ragazzo ma anche il suo approdo ad una possibile riappacificazione con i genitori, grazie alla forza dell'amore, del perdono, della fede (“Quando si perdona, si ama. E quando si ama, la luce di Dio scende su di noi”). <br />
<br />
Abbiamo poi svolto un’<b>attività ludica</b>: divisi in due gruppi abbiamo stilato una “<b>classifica</b>” comune <b>dei valori</b> che poniamo alla base della nostra vita e che vorremmo trasmettere ai nostri figli, il tutto a partire da un elenco in parte ricavato dalla visione del film in parte preparato dagli accompagnatori. I tre valori fondamentali sono stati: <br />
<br />
Gruppo A) AMORE – ONESTA' - UMILTA'/FAMIGLIA <br />
<br />
Gruppo B) ALTRUISMO – AMICIZIA - UMILTA' <br />
<br />
Una volta individuati i valori fondamentali per la nostra esistenza ci siamo chiesti:<b> come possiamo trasmetterli ai nostri figli? </b><br />
<br />
Siamo tutti consapevoli infatti che le difficoltà della relazione educativa,nel mondo di oggi, sono molteplici: <br />
<br />
<ul>
<li>i ragazzi sono immersi in un relativismo di pensiero e di scelte tale per cui sembra non esistere più una Verità, ma la molteplicità smisurata delle opinioni; </li>
<li>non solo non esiste più una Verità, ma non esiste neanche il Bene. Ognuno può decidere da sé cosa è buono e che cosa si può o non si può fare </li>
<li>il tutto,infine, viene trasmesso da un ambiente, quello incui vivono i nostri figli, che possiede strumenti di dispotica invasione delle coscienze, al punto che spesso ci si chiede se, dinnazi a queste forze, noi genitori si abbia sufficiente capacità di educare secondo i nostri criteri di valore. </li>
</ul>
<br />
<b>E allora, oggi è ancora possibile educare? E a cosa possiamo educare……? </b><br />
<br />
Siamo stati aiutati dalle parole di Romano Guardini: <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
“La vita viene destata e accesa solo dalla vita.la più potente forza di educazione consiste nel fatto che io stesso in prima persona mi protendo in avanti e mi affatico a crescere... E' proprio il fatto che io lotto per migliorarmi ciò che da credibilità alla mia sollecitudine pedagogica per l'altro... Deve sempre permanere viva una positiva, santa insoddisfazione. Siamo figure incompiute, soltanto abbozzate. Siamo credibili solo nella misura in cui ci rendiamo conto che un'identica verifica etica attende me, e colui che deve essere educato”. </blockquote>
<br />
In concreto il genitore deve essere una persona matura, che cura prima di tutto la propria crescita personale e ha risolto in maniera positiva il problema della propria identità. Egli sa chi è e sa dov'è. <br />
<br />
Da ultimo, come credenti diciamo:<b> educare significa aiutare l'altra perosna a trovare la sua strada verso Dio. </b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUNOv4sdSFttCXL4_a-GWq4UXokyYLwxFhNEM7movcxlW2NTPxOJjflGbHGHLhuTzA5PnKKSWfWhwani5CZ8GR1grsE1O5Y4WufDnZYu6E_jedn16J9M_Ek9c-2RoVYtrtNW4wNIP8ViI/s1600/IMG_1044.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUNOv4sdSFttCXL4_a-GWq4UXokyYLwxFhNEM7movcxlW2NTPxOJjflGbHGHLhuTzA5PnKKSWfWhwani5CZ8GR1grsE1O5Y4WufDnZYu6E_jedn16J9M_Ek9c-2RoVYtrtNW4wNIP8ViI/s320/IMG_1044.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Ci siamo salutati portandoci a casa 3 domande su cui riflettere: <br />
<ul>
<li>Come reagisco all'idea che educare significa educarsi?</li>
<li>Mi sento incoraggiato o sconfortato di fronte all'impegno educativo? </li>
<li>Quali punto di riferimento ho avuto fino ad ora nell'educare e quali vorrei avere d'ora in poi? </li>
</ul>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-35814452647628227982012-02-11T22:45:00.000+01:002012-04-21T23:08:21.507+02:00A catechismo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJaqlMu6HfMW5RLddTELeK6cswS8i2vtyBdHS003CEg1k4w2gghNHhwnVcCjBHSjJwMm-BxqOy-IfCvZ-HXoGZcEj0mFNSQTxn-h02ErwJgjGnfzxUQe8FTnPHQdVk3xCcvpu4Hd44yzUu/s1600/elisa+seghizzi+lisa+sehizzi.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJaqlMu6HfMW5RLddTELeK6cswS8i2vtyBdHS003CEg1k4w2gghNHhwnVcCjBHSjJwMm-BxqOy-IfCvZ-HXoGZcEj0mFNSQTxn-h02ErwJgjGnfzxUQe8FTnPHQdVk3xCcvpu4Hd44yzUu/s200/elisa+seghizzi+lisa+sehizzi.JPG" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMOvQcNMRyi4xWghSqUrMDnhjRcOgirPxya9AuXnd3OWD1VYjpDvgo19CFYKoN1BoxcrU5sg2qyL3jO5_YsuAOQZwEKga9LeUXbUXfBWKEOvK9ayXv5ezHhVhlaHrQp4KVTjkCGehBc_eB/s1600/ilaria.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMOvQcNMRyi4xWghSqUrMDnhjRcOgirPxya9AuXnd3OWD1VYjpDvgo19CFYKoN1BoxcrU5sg2qyL3jO5_YsuAOQZwEKga9LeUXbUXfBWKEOvK9ayXv5ezHhVhlaHrQp4KVTjkCGehBc_eB/s200/ilaria.JPG" width="150" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMP6ozWfzcJqjPCeJZsnle83aU2-IYUi-dvQ1EFNdfvXOQabeSy_e0FpiN60NvhrjFnoJ-drKHA3ze5OULkvyNpzHi-HxaQ9ODIIqTewlx1X__B9ZyqIYK-rarl3FARtCu9g7p5Z2vM_R_/s1600/bea.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMP6ozWfzcJqjPCeJZsnle83aU2-IYUi-dvQ1EFNdfvXOQabeSy_e0FpiN60NvhrjFnoJ-drKHA3ze5OULkvyNpzHi-HxaQ9ODIIqTewlx1X__B9ZyqIYK-rarl3FARtCu9g7p5Z2vM_R_/s200/bea.JPG" width="200" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0O2eHq9yCrkBp51MgGlRCXION6X1drChSFbLqJMqUBaOXO11-LltLpgPbtSqPDvldU70Tqe0u-c8Fh0jeCNvLAoS2HNRDnrizeemETKaDGVFvyV0jZEt6RiOgByzHbW-JGaXILYWVvqy0/s1600/tommy+ascanio.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0O2eHq9yCrkBp51MgGlRCXION6X1drChSFbLqJMqUBaOXO11-LltLpgPbtSqPDvldU70Tqe0u-c8Fh0jeCNvLAoS2HNRDnrizeemETKaDGVFvyV0jZEt6RiOgByzHbW-JGaXILYWVvqy0/s200/tommy+ascanio.JPG" width="200" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5JXA7cIaofh296nyUNeQkwP0Zid6eonwXblhLQ_YHp-xGWpLB25TkpuL8IykFVo_PdKttTVwTTYkHOZiBdWvhsHaujnuPDzGxz_ZruNQ-x7Vj0Yi4qoxcWm-d6UDNslNJXomWYJ5wf8eu/s1600/DSCN6782.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5JXA7cIaofh296nyUNeQkwP0Zid6eonwXblhLQ_YHp-xGWpLB25TkpuL8IykFVo_PdKttTVwTTYkHOZiBdWvhsHaujnuPDzGxz_ZruNQ-x7Vj0Yi4qoxcWm-d6UDNslNJXomWYJ5wf8eu/s200/DSCN6782.JPG" width="200" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqxEUwcyVrTDDS6d4qhgUgQZksHKC-mhlCqIvB6zmT32ACXi8lyixQQ5eW250TFTMjzYo4C35oQG5Nh-CyqS4aX_N1wWGNMtZcdmgTPmu34N_M5vkAV1kt5OjvkZklGO3CohLNge246g2F/s1600/iris.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqxEUwcyVrTDDS6d4qhgUgQZksHKC-mhlCqIvB6zmT32ACXi8lyixQQ5eW250TFTMjzYo4C35oQG5Nh-CyqS4aX_N1wWGNMtZcdmgTPmu34N_M5vkAV1kt5OjvkZklGO3CohLNge246g2F/s200/iris.JPG" width="200" /></a></div>
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<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2651900224818094779.post-61104977577666344412011-12-18T02:30:00.000+01:002012-03-24T16:51:54.535+01:00Diario di Bordo - II IncontroAbbiamo cominciato l'incontro partendo da una sintesi dei timori e delle speranze relativi alla crescita dei nostri figli, che avevamo esplicitato nel primo incontro. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOathufjRCLAIWItiBs9565f9SAYokB8LfHLmDP14_nNvV8O-40U4ng6Hs1VL2XlMMU0zV69jmrXIyI2kDPrAAoiRCd1kDLbsQ2VrNzB61PVon_4oiTd4yBc1zo86V0KxTdw7NXH5OBCE/s1600/IMG_0940.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOathufjRCLAIWItiBs9565f9SAYokB8LfHLmDP14_nNvV8O-40U4ng6Hs1VL2XlMMU0zV69jmrXIyI2kDPrAAoiRCd1kDLbsQ2VrNzB61PVon_4oiTd4yBc1zo86V0KxTdw7NXH5OBCE/s400/IMG_0940.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqao3A2cbf5MsoWROGngDvJbFuvRbVibjDCpPHZNhTqQTK0l2kOMoohiWWgyi1-F1fHN1lO0zyjDgofrLk9kVdaUcXdGeDdk0CvtyOGRXyeuVmOxMweKK2k2Jg0wddDP3Jyb4JXKq_fA/s1600/IMG_0945.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqao3A2cbf5MsoWROGngDvJbFuvRbVibjDCpPHZNhTqQTK0l2kOMoohiWWgyi1-F1fHN1lO0zyjDgofrLk9kVdaUcXdGeDdk0CvtyOGRXyeuVmOxMweKK2k2Jg0wddDP3Jyb4JXKq_fA/s400/IMG_0945.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<b>Ci siamo poi divisi in gruppi per rispondere a tre domande: </b><br />
<ol>
<li>Per realizzare le speranze per tuo figlio pensi che il bambino possa essere aiutato dalla conoscenza e amicizia con Gesu' insieme con un gruppo di amici ? </li>
<li>Quale pensi che sia il tuo ruolo di genitore nel favorire l'incontro di tuo figlio con Gesu' ? </li>
<li> Ti senti in grado di farlo ? Perche' ? </li>
</ol>
<br />
Ecco una sintesi dei concetti emersi dai 3 gruppi:<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<b>1. Per realizzare le speranze per tuo figlio pensi che il bambino possa essere aiutato dalla conoscenza e amicizia con Gesu' insieme con un gruppo di amici ? </b><br />
<br />
Dai gruppi è emerso che la conoscenza con Gesù aiuta a realizzare le speranze per i nostri figli perchè la grande speranza di tutti i genitori è che i figli siano sereni, felici, realizzati. <br />
Per aiutarli in questo, ha commentato un papà, i genitori cercano di trasmettere ai figli dei VALORI veri, sani, che possano essere i pilastri su cui i figli possano fondare un'esistenza piena e “bella”. Questi valori, di solidarietà, amore per il prossimo, anche di sacrificio, sono in netto contrasto con quelli sempre più aggressivi,che la nostra società offre (denaro, successo, il più furbo ha sempre ragione, benessere a volte anche solo per se stessi fregandosene degli altri, consumare tutto compresi i rapporti e le persone, ecc..). La speranza è che l'amicizia con Gesù e il suo esempio permettano ai bambini di oggi, ma soprattutto ai ragazzi di domani, di acquisire questi valori con sempre maggiore CONSAPEVOLEZZA, di farli propri, di sceglierli, di capire che essi sono “naturali” e in essi consiste la vera felicità. <br />
<br />
Inoltre la speranza è che l'amicizia con Gesù trasmetta i bambini il SENSO DEL TRASCENDENTE. E' proprio il senso del trascendente che mi permette di alzare gli occhi al cielo e di vedere, con gli occhi della speranza, anche quello che sembra non esserci, che non è facile, che non è subito lì. La speranza è che questa sia una forza che sorregga i figli durante le inevitabili prove a cui la vita li metterà di fronte. <br />
<br />
<br />
<b>2. Quale pensi che sia il tuo ruolo di genitore nel favorire l'incontro di tuo figlio con Gesu' ? </b><br />
<br />
Il nostro ruolo di genitori consiste nel tramettere, attraverso il nostro comportamento (dalla frequenza regolare dalla messa, alla partecipazione attiva alla vita della comunità, dalla condivisione teorica alla messa in pratica nel nostro quotidiano dei valori che andiamo professando) un ESEMPIO che favorisca l'incontro dei nostri figli con Gesù. <br />
C'è chi ha usato la parola TESTIMONIANZA anziché esempio, ma il concetto resta lo stesso. <br />
<br />
Partecipare con interesse al loro cammino di iniziazione cristiana, trasmette ai figli la consapevolezza che l'amicizia con Gesù è un VALORE, permette loro di vedere la BELLEZZA di questa cosa, e di viverla con la GIOIA della condivisione con i propri cari. <br />
<br />
In ultima istanza il nostro esempio, la nostra messa in pratica nel quotidiano dei valori, trasmettono ai nostri figli l'importanza della figura di Gesù come qualcosa di NATURALE, che c'è sempre stato nella loro vita e in quella della loro famiglia. Si spera che ne consegua che vivranno l'adesione a questi valori come qualcosa di naturale perchè giusto e bello. <br />
<br /></div>
<div>
<b>3. Ti senti in grado di farlo ? Perche' ? </b><br />
<br />
Emerge la paura dell’INADEGUATEZZA. <br />
<u>I valori</u> che volgiamo trasmettere sono molto alti, sapremo essere per i nostri figli un esempio sempre all’altezza? <u>Saremo in grado di vivere questi valori noi per primi? E soprattutto sapremo trovare il giusto modo di comunicarli</u> e trasmetterli loro? <br />
<br />
Per qualcuno il senso di inadeguatezza viene superato dalla consapevolezza che è nostro dovere di genitori assumerci questo ruolo di testimoni, e quindi, bando ai tentennamenti: la forza la troviamo in questa consapevolezza. <br />
<br />
Qualcuno ha osservato che l<u>'importante non è tanto dare un'istruzione</u> (cristiana) a tutti i costi, <u>ma educare ad uno stile di vita cristiana</u>, semplice, come ci viene dal cuore e soprattutto affidandoci a Gesù (nel cammino di genitori non siamo mai soli). <br />
<br />
Per qualcun altro un aiuto per essere in grado di svolgere questo compito è dato dalla COMUNITA' (in cui sarà inserito il figlio) il cui esempio può arrivare dove non arriva il nostro di genitori, soprattutto man mano che i figli crescono e i gruppi di riferimento esterni sono sempre più importanti della famiglia stessa. Se i bambini/ragazzi frequentano ambienti (oratorio) che sappiano dare stimoli e esempi edificanti/costruttivi/autentici e che sappiano offrire un modello di vita e un punto di vista sulle cose diverso da quello imposto dalla società. <br />
<br />
Ma la comunità di pari è importantissimo supporto anche per i genitori (come confronto sui problemi educativi, come supporto, come rete di salvataggio e di controllo). Così come è importante l’aiuto dei sacerdoti che proprio grazie a percorsi come l’iniziazione cristiana sono sempre più vicini ai fedeli e ai parrocchiani. <br />
<br />
E' stato osservato come un contributo “fisico” dei genitori nella vita dell'oratorio, riuscirebbe a garantire una maggior sicurezza e soprattutto “sorveglianza” su alcuni comportamenti negativi che hanno toccato anche la nostra comunità. Questo ha permesso di sottolineare come sia importante che genitori ed educatori lavorino insieme affinchè l'incontro con Gesù avvenga attraverso l'esempio di più parti. </div>Unknownnoreply@blogger.com0