mercoledì 21 gennaio 2015

I INCONTRO DEL I ANNO: TIMORI E SPERANZE

L’incontro si è svolto in una stanza al secondo piano dell’oratorio, con un primo momento tutti insieme: genitori, bambini, équipe e il nostro vicario, Don Diego.
Don Diego ha lasciato che i bambini si presentassero dicendo il loro nome e ha poi presentato gli animatori (Amedeo, Camilla, Cora, Federica e Roberto), le catechiste (Chiara, Cinzia, Grazia e Roberta) e la coppia animatrice dei genitori (Marco e Michela); ha introdotto il cammino di iniziazione cristiana, attraverso la proiezione di uno spezzone del film d’animazione “Spirit”.

Abbiamo ascoltato un brano del vangelo di Luca (cap.2 vv.41-52): è il racconto di Maria e Giuseppe che quando Gesù ebbe 12 anni si recano a Gerusalemme al tempio. Al ritorno si accorgono che Gesù non è nella carovana e lo ritrovano dopo tre giorni nel tempio, tra i dottori. Il brano conclude con le parole “E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.
Come Maria e Giuseppe anche noi genitori abbiamo “presentato” i nostri bambini quando abbiamo chiesto per loro il Battesimo. Ora, a distanza di qualche anno, li “presentiamo” nuovamente chiedendo alla comunità di aiutarci a crescerli nella loro formazione cristiana.

I bambini hanno poi seguito gli animatori in palestra dove con vari giochi hanno cominciato a conoscersi. Prima di lasciarci però hanno disegnato la sagoma delle nostre mani su un foglio.
Siamo in tanti e non ci conosciamo tutti. Con un gioco cominciamo col presentarci. Ognuno di noi pesca da un cestino un biglietto su cui può trovare: “lavoro” o “hobby” o “mi piace” o “non mi piace”. Con in mano un gomitolo diciamo il nostro nome, di chi siamo genitori e rispondiamo al biglietto, giusto per far conoscere qualcosa di più di noi. Tenendo un capo del filo il gomitolo viene lanciato ad un altro genitore, così via via fino a creare un bel groviglio degno dell’Uomo Ragno. Ma il bello deve ancora venire, perché dobbiamo pure sbrogliarci e ricostituire il gomitolo, senza badare ai mal di schiena o all'agilità che per qualcuno non è più quella di una volta J

Rotto il ghiaccio, ogni coppia o singolo genitore, è stato invitato a scrivere sulle sagome delle mani disegnate dai figli, i timori (mano sinistra) e le attese (mano destra) su questo cammino di iniziazione cristiana. Nonostante le diverse risposte ci è parso di cogliere in tutti l’idea che questo cammino possa essere un’occasione di CRESCITA, un termine ripetuto più volte. Crescita del figlio prima di tutto: di fede, di valori, di amicizia, crescita interiore; ma anche crescita per noi genitori: di fede, personale, di coppia, in famiglia; occasione per riavvicinarsi alla Chiesa. C’è il timore dell’impegno, di non riuscire ad essere costanti, il timore di non riuscire a mettersi in gioco. Ma c’è la speranza di essere aiutati nel ruolo educativo verso i nostri figli, l’aspettativa di condividere con gli altri lo stesso cammino e anche la richiesta di un percorso forte per noi adulti.

E’ stato significativo che i timori e le attese espresse si ricollegassero molto bene con i tre punti che Marco e Michela avevano preparato per sottolineare tre aspetti importanti all'inizio di questo viaggio:
- Noi genitori : primi educatori. Siamo i primi responsabili dell’educazione dei nostri figli, anche nell'ambito della fede: faranno le loro scelte, le loro esperienze, avranno i loro incontri o scontri con Dio. Ma noi siamo i primi a parlargliene, a farglielo incontrare, a mostrarglielo. Questo il motivo per cui anche noi genitori facciamo il cammino di iniziazione cristiana.
- Noi genitori : mano nella mano con i nostri figli. Camminando con loro sarà l’occasione anche per noi di riscoprire o scoprire Dio, la fede, la comunità. Il loro percorso, le loro domande, ci aiuteranno a recuperare un po’ di genuinità ed essenzialità nel nostro rapporto con Dio.
- Noi genitori : compagni di viaggio. Condividere con altri genitori dubbi, timori, domande, speranze, risorse… sarà come fare un viaggio insieme, nella speranza di costruire relazioni importanti e significative.
E proprio questo viaggio che durerà 8 anni ci è stato presentato da Don Diego.


Infine abbiamo raggiunto i nostri pargoli nel bar dell’oratorio, già intenti a sbafarsi qualche stuzzichino.

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