lunedì 18 febbraio 2013

III incontro del III anno: Mosè... e noi?

In questo terzo incontro del nostro percorso annuale, abbiamo cercato di ricordare quanto la Bibbia racconta di uno dei più grandi protagonisti della storia della salvezza, Mosè. Ci siamo soffermati in particolare su quanto accaduto al popolo d'Israele durante il tempo del suo viaggio nel deserto, durato quarant'anni. La rievocazione di quelle vicende è stata aiutata dalla visione da questo filmato:



Cercando di attualizzare la parola e di applicarla alla nostra vita, ci siamo divisi in gruppo per rispondere alle seguenti domande:

Durante il viaggio nel deserto, in mille occasioni il popolo rimpiange l'Egitto e si lamenta con Mosé e con il Signore per i disagi che deve patire.

Quali sono i nostri dubbi e le nostre perplessità rispetto al cammino di fede?

Nel momento della prova, il popolo sembra dimenticare gli infiniti segni della provvidenza di Dio che già aveva ricevuto.

Siamo consapevoli di tutto quello che Dio già ha fatto per noi e sappiamo farne memoria quando lui sembra tacere?

Mentre Mosè si trovava sul monte a colloquio con Dio, il popolo impaziente e sfiduciato si costruisce il vitello d'oro, sprecando tutto il suo oro.

Quali sono gli idoli che oggi ci costruiamo perché non ci fidiamo di Dio e non sappiamo aspettare i suoi tempi, buttando via tempo, denaro e vita?

Mosé presume di se stesso e questo suo peccato gli causerà come punizione il divieto di entrare nella Terra Promessa.

Nella nostra vita di adulti e di genitori abbiamo vissuto momenti in cui i nostri progetti non si sono realizzati? Abbiamo individuato le cause dell'insuccesso? Come abbiamo reagito?


Dopo aver condiviso le risposte che ciascun gruppo a dato a queste domande, abbiamo concluso con la preghiera di don Saporiti:

Signore, aiutaci a fidarci di te
Signore, aiutaci a fidarci di te,
della tua Provvidenza.
Guardando a ciò che siamo e a ciò che abbiamo,
fa' che ci sentiamo dei privilegiati,
appagati e pieni di gratitudine.

Fa', o Signore,
che arriviamo a comprendere
che nel tuo amore c'è tutto ciò
di cui abbiamo bisogno per vivere
e per essere felici.
A noi, che desideriamo possedere sempre di più,
fa' comprendere che il tuo amore
è la ricchezza più grande che possiamo avere
e che il sentirci amati da te
è il tesoro più prezioso che possiamo desiderare.

Donaci di capire che
non serve essere invidiosi di chi ha più di noi,
non serve essere tristi
se agli altri le cose vanno meglio che a noi.
sogno realizzato.

Se noi abbiamo te,
se tu sei con noi,
noi abbiamo tutto.
Ma veramente tutto!
E questo ci deve bastare e... avanzare.
Perché, Tu, Signore,
sei il massimo che noi possiamo avere!

Tu sei il nostro bisogno appagato,
il nostro cuore riposato,
il nostro sogno realizzato.

1 commento:

  1. Salve, i genitori durante gli incontri vivono in modo individuale lo stimolo derivato dalle riflessioni proposte, e in questa modalità si rivelano. Io mi sono scoperta timida, ma con voglia di condividere i miei pensieri. Vorrei ringraziare i nostri preti e la coppia di genitori che segue gli incontri per la loro disponibilità. Converrete con me che oggi non è normale avere uno spazio sia fisico che spirituale e condividerlo per il confronto e la condivisione. Un pensiero rispetto alle riflessioni proposte: insegnano ai nostri ragazzi l'attenzione e la pazienza nei momenti di attesa del "Messaggio"o nei momenti di apparente "Silenzio", aiutiamoli a sentirsi "bravi"! credo che in fondo abbiamo bisogno di questo, ma spesso siano disorientati cadendo nell'errore di non amarsi! Un caro saluto. pettirossodiemily

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