lunedì 14 novembre 2011

Diario di Bordo - I Incontro




Timori e speranze: il filo conduttore del primo incontro tenutosi domenica 13 novembre, festa del nostro patrono, che ha segnato la partenza del nuovo percorso di iniziazione cristiana del primo anno. Oltre trenta bambini, accompagnati dai genitori, hanno incontrato per la prima volta l’equipe che camminerà con loro nei prossimi anni.
Il timore di vedere la sala poco frequentata dagli adulti ha lasciato il posto alla speranza poiché l’afflusso di persone è stato davvero sorprendente, testimonianza del fatto che tanti genitori hanno desiderio di condividere con i propri figli questo viaggio alla scoperta o alla ri-scoperta della propria fede.
Timori e speranze: i sentimenti dell’intera equipe, formata da don Diego, una coppia animatrice, tre catechiste e due giovani animatori. Timore della nostra inadeguatezza e nel contempo speranza di riuscire ad affiancare al meglio tutte le persone che siamo chiamati ad accompagnare in questo percorso catechistico.
Timore, quello provato dalle nuove catechiste, che dopo aver sperimentato il percorso da genitori con i loro figli più grandi, hanno scelto ora di mettersi in gioco in un nuovo ruolo a loro sconosciuto, animate dal desiderio di mettersi al servizio della comunità per restituire un po’ del bene ricevuto; testimoniare l’amore che Dio ha per ogni suo figlio, la speranza che ha incoraggiato la catechista veterana ad iniziare ancora una volta dal primo anno, oggi più che mai interessata al confronto, alla costruzione di relazione con gli altri, in un mondo irto di contatti virtuali.
Le catechiste

Ho iniziato di nuovo il cammino di iniziazione cristiana con la mia bambina più piccola, il terzo percorso che intraprendo; nonostante le tematiche trattate dovrebbero essere le stesse, l’incontro si è rivelato nuovo e interessante e anche il mio modo di affrontare la tematica proposta è stato diverso. Mi sono infatti resa conto che i timori, rispetto a prima, sono decisamente diminuiti mentre maggiori sono le speranze; quella che sento preponderante è che Giulia possa trovare una comunità che la accolga e la sostenga nel tempo coltivando al suo interno amicizie vere e durature.
Patrizia


Noi genitori che abbiamo partecipato a questo primo incontro ci siamo da subito resi conto dell’importanza di appartenere alla comunità cristiana come famiglia. Sicuramente il percorso catechistico così strutturato ci farà riscoprire la fede per poi poterla trasmettere con maggiore convinzione e chiarezza ai nostri figli.
Nei prossimi incontri l’ambiente di familiarità e cordialità ci aiuteranno a superare l’impegno che ci viene richiesto in termine di costante presenza perché all'inizio sarà un percorso di fatica e disagio.
Lorenza



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