lunedì 21 ottobre 2013

I incontro del IV anno: LA PREGHIERA CRISTIANA

Nel primo incontro di questo terzo anno, dopo aver ricordato il percorso finora compiuto, si è parlato della preghiera cristiana, cercando di comprenderne meglio il significato e il valore.
Il tema è stato lanciato con una breve attività, che ha permesso ai presenti di esprimersi rispetto a questo tema: avendo a disposizione la rappresentazione di diversi strumenti musicali, ognuno doveva scegliere quello che rappresentava meglio il suo concetto di preghiera e poi spiegare a tutti il motivo della sua scelta. Davvero interessanti le osservazioni e le riflessioni che sono state condivise!

A seguire, i genitori sono stati divisi in sei gruppi. Ogni gruppo aveva il compito di riflettere su un brano del Vangelo in cui Gesù parla della preghiera per evidenziare quale caratteristica di questa esperienza è messa in evidenza... di seguito un breve riassunto di quanto scoperto:

1. Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli". Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre… (Luca 11, 1-2) La preghiera cristiana è dialogo, comunicazione, stare con Dio. Tutto questo è possibile solo perché Dio per primo desidera dialogare, comunicare intrattenersi con ciascuno dei suoi figli.

2. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Matteo 6, 6) Si può pregare camminando, lavorando, guidando, giocando, studiando… ma per imparare a pregare in profondità occorre fermarsi in un luogo deserto e fare silenzio. Non si tratta di un deserto esteriore, ma interiore. Occorre scendere nelle profondità di se stessi e mettersi a nudo davanti a Dio

3. Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. (Matteo 6, 7-8) La preghiera non serve ad istruire Dio, facendogli conoscere le situazioni e suggerendogli le soluzioni che riteniamo migliori. Dio sa già tutto ed ha un progetto preciso da realizzare per la nostra vita e per il mondo. La preghiera “serve” ad ottenere la luce per comprendere la volontà di Dio e la forza necessaria per poterla compiere, fidandosi di lui.

4. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". (Luca 18, 13) Nessuno è degno di pregare e di entrare in intimità con Dio, ma è Lui che desidera entrare in intimità con ciascuno di noi, ci ha creati proprio per questo: perché diventiamo suoi amici. Lui sa anche benissimo che non ne siamo capaci e allora ci fa capaci Lui!  Neanche il peccato grave impedisce questa intimità perché il Suo Amore è più forte, nessuna miseria può vincere la Sua misericordia.

5. Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai… (Luca 18, 1)
Quello che Dio ci chiede non è di pregare tre volte al giorno, o cinque, o dieci, o cento… Dio vuole che tutta la nostra vita diventi preghiera, perché vuole che sia ininterrotto il nostro dialogo con lui. Ogni cosa che facciamo, se la facciamo con il desiderio di servire Dio e di portare gioia ai fratelli, è preghiera alla stessa maniera di un'ora di adorazione o di un rosario ben detto.

6. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro". (Matteo 18, 19-20) Il dialogo con Dio è personale ed intimo, ma deve anche esprimersi in forma comunitaria: in comunità si prega gli uni per gli altri, si condividono progetti e difficoltà, ci sia aiuta nel comprendere la volontà di Dio, si collabora per realizzarla, ci si corregge a vicenda quando si commettono errori, si vive concretamente quell’amore che è il cuore del messaggio cristiano.
Ci siamo poi confrontati su quanto emerso nell'approfondimento, cercando di capire come vivere, personalmente e in famiglia, quanto suggerisce il Vangelo. Tutti i presenti concordavano nell'affermare che la cosa più difficile è riuscire a proporre momenti comunitari di preghiera in famiglia, anche se è unanime la valutazione positiva di questa esperienza.

Abbiamo quindi concluso l'incontro con un breve momento di preghiera.

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