lunedì 21 ottobre 2013

I incontro del VI anno: I SACRAMENTI, UN DONO DA VIVERE

Il primo incontro del VI anno, tappa fondamentale del percorso di iniziazione cristiana che culminerà con la celebrazione dei Sacramenti dell'Eucarestia e della Cresima, è iniziato con una riflessione con divisa sul senso e il valore dei Sacramenti in generale.

Un'idea è stata riproposta e ribadita con forza fin dall'inizio ai genitori presenti: i Sacramenti non costituiscono il termine del percorso di formazione dei ragazzi e nemmeno degli adulti. Sono sicuramente un momento importante, fondamentale di questo cammino, che però deve poi continuare per portare ciascuno a vivere da cristiano: questo il vero obiettivo dell'itinerario che stiamo condividendo. Sarebbe davvero triste, come succede per molti, che la prima Comunione corrispondesse anche con l'ultima!

Gran parte dell'incontro è stato poi utilizzato per un'attività molto significativa, che ha permesso a tutti di raccontare il modo con cui vengono vissuti i Sacramenti oggi e come si ricorda di averli vissuti quando chi oggi è adulto era al posto di chi oggi è bambino. Su un foglio diviso a metà i genitori dovevano collocare un'immagine, scelta tra quelle disponibili, o scrivere una parola che sintetizzasse il loro vissuto nel presente e nel passato rispetto all'Eucarestia e alla Cresima. Mostrando poi a tutti il lavoro preparato, ognuno a potuto spiegare le ragioni delle sue scelte, procedendo per associazioni di idee e componendo una specie di grande domino sul pavimento.

A quanto emerso si è poi aggiunto un breve approfondimento, che ha permesso di puntualizzare ancora meglio cosa "siano" e a cosa "servano" i Sacramenti.
I Sacramenti sono realtà materiali, sensibili, che permettono di lasciare entrare Dio nella nostra vita e di entrare nella vita di Dio. Per mezzo di questi segni, la grazia abita il cuore dell'uomo e lo riempie di fede, di speranza e di carità. Ovviamente si tratta solamente di piccoli semi, che producono frutto solo se sono coltivati ed alimentati.
I segni scelti per ciascun Sacramento sono stati scelti ai tempi della Chiesa delle origini, quindi entro una cultura ben precisa, perché servissero immediatamente, senza bisogno di altre spiegazioni, a far comprendere la funzione del Sacramento al quale erano abbinati.

Così l'acqua, elemento che lava e pulisce, che da vita e rinfresca, è stata abbinata al Battesimo, Sacramento che lava dal peccato e fa rinasce alla vita dei figli di Dio, introducendo il credente nella grande famiglia della Chiesa.

Alla stessa maniera il pane e il vino sono stati scelti per quel Sacramento che ci dona l'alimento indispensabile, come lo sono appunto il pane e il vino, per poter vivere la nostra vita da cristiani, senza rinchiuderci nella tristezza, ma aprendoci alla gioia: come non potremmo fare nulla senza nutrirci, alla stessa maniera non possiamo camminare nella fede e nell'amore se non siamo sostenuti dalla forza che riceviamo alla mensa eucaristica.

Infine l'olio benedetto è stato scelto per la Cresima per il duplice significato che rivestiva all'interno della cultura ebraica e greco-romana.
Per gli ebrei il segno dell'olio rimanda immediatamente alla consacrazione dei re, dei profeti e dei sacerdoti: è proprio questa triplice consacrazione che viene conferita a chi viene unto con il sacro Crisma, dono che abilita a saper dominare la propria vita e le proprie passioni (regalità), a saper entrare in relazione diretta con Dio (esercizio del sacerdozio) e ad annunciare la propria fede (profezia).
Nel mondo greco-romano l'olio veniva usato per ungere i lottatori, così da rendere più difficile la presa da parte dell'avversario: alla stessa maniera chi riceve il Crisma come segno dello Spirito Santo viene sostenuto nella lotta contro il male, così da non cedere alle seduzioni e alle tentazioni del maligno.

Al termine dell'incontro ogni genitore è stato invitato a porsi una domanda molto provocante, ma allo stesso tempo molto importante: "Perché chiedo per mio figlio il dono dei Sacramenti? Quali motivazioni i spingono?". Le risposte non sono state condivise, ma è importante che la risposta a questa questione diventi consapevolezza che orienta il cammino dei prossimi incontri.

La preghiera del Padre nostro ha concluso l'incontro: a Dio abbiamo affidato i ragazzi e le loro famiglie, perché possano essere aiutati a scoprire o riscoprire la bellezza e l'importanza dei Sacramenti, così da poterli vivere davvero in pienezza, non solo quando verranno ricevuti per la prima volta, ma ogni domenica ed ogni volta che ci si accosterà alla mensa del Signore.

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